Domani gli azzurri ospiti al Quirinale

L’invito del presidente con una lettera: «Avete indicato la strada al Paese»
Di Alessandro Bernini

Venti righe per testimoniare un feeling che non era così intenso da trent’anni, dai tempi di Sandro Pertini e del Mundial spagnolo datato 1982.

Ha sorpreso tutti Giorgio Napolitano: ieri il presidente della Repubblica ha scritto una lettera a Cesare Prandelli, invitando tra l’altro la squadra domani al Quirinale. Comunque vada. Tra tutte le istituzioni non sportive, il presidente della Repubblica è stato forse quello che non ha mai girato le spalle alla nazionale. Anzi.

«Caro Prandelli, desidero ringraziarla per le così calorose parole augurali che mi ha rivolto, anche a nome dell’intera nazionale, in occasione del mio compleanno e all’indomani della splendida vittoria di Varsavia». Inizia così la stretta di mano a distanza tra Napolitano e il ct.

Poi la lettera prosegue: «Quello che ho trovato molto bello in tutte le vostre prestazioni agli Europei è stato l'affiatamento tra “vecchi e nuovi”, lo spirito di squadra, la comune determinazione e generosità. Impossibile fare graduatorie: non c’è stato nessuno che non abbia condiviso l’impegno e lo sforzo, che non abbia dato il meglio di sé. E aver creato quel clima, aver saldato quella compagine è stato atto meritorio».

Poi Napolitano allarga il raggio. Parla a Prandelli ma la sensazione è che lanci un messaggio indiretto al Paese, accomunando il difficile percorso degli azzurri con quello degli italiani: «Ho nello stesso tempo molto apprezzato la sobrietà e la serietà dei suoi commenti: consapevolezza dell’importanza dei risultati, senza retorica, senza trionfalismi, sapendo quanta strada resti da percorrere. Ma non è forse questo il discorso da fare per l’Italia e per la sua nazionale di calcio?».

Poi un in bocca al lupo in vista della finale di stasera. «Le esprimo la mia vicinanza e le trasmetto il mio incitamento, a tutti i ragazzi, per la prova conclusiva di domani. Sono stato felice di essere accanto a voi a Danzica, quando si trattava di superare la prima prova, di smentire facili pessimismi, di dimostrare che “la squadra c’era”, che gli azzurri ancora una volta si sarebbero fatti onore in nome dell'Italia».

E per chiudere l’annuncio: «Vi accoglierò al Quirinale con grande piacere al vostro ritorno a Roma lunedì (domani, ndr)». Un incontro nel tardo pomeriggio: intorno all’ora di pranzo è annunciata una conferenza stampa di Prandelli a Cracovia, poi il ct e la squadra si sposteranno in pullman verso il vicino aeroporto da dove voleranno verso Roma.

Buffon: un gigante. Oltre ai ringraziamenti di Prandelli, sono arrivati anche quelli di Gigi Buffon: «In tempi di miseria una persona di buon senso e intelligente diventa un gigante. E lui è un gigante».

Non è la prima volta che il portiere azzurro si esprime con questi toni nei confronti di Giorgio Napolitano. Al termine del match di esordio in questo Europeo, proprio contro la Spagna, Buffon regalò anche la propria maglia al capo dello Stato.

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