De Falco: «Triestina, la sconfitta fa male ma non esageriamo C piena di insidie»

L’ex bomber alabardato: «Il match con il Monza non mi è piaciuto ma siamo all’inizio. Attenti ai giovani del Cesena»
Franco De Falco assieme al “gemello” Tiziano Ascagni
Franco De Falco assieme al “gemello” Tiziano Ascagni

TRIESTE

Difficilmente sarà in tribuna domenica al “Dino Mannuzzi” viste le problematiche degli accessi limitati per le norme Covid, ma su chi tiferà non ha nessun dubbio: in Cesena-Triestina il cuore di Totò De Falco sarà tutto per l’Unione, nonostante in Romagna ci viva e ci lavori, visto che è il direttore generale, nonché responsabile tecnico del settore giovanile della Savignanese.

«Al Cesena devo tanto, ma lo sanno bene anche qui che io sono Totò De Falco della Triestina - afferma l’ex giocatore e dirigente alabardato - ed è un connubio che durerà per sempre. Anche se adesso che con il centenario un secolo di storia alabardata è finito, c’è bisogno di qualcuno che lasci il segno in quest’altro secolo che è iniziato».

Anche per questo a De Falco ha fatto molto dispiacere il ko al debutto dell’Unione, ma Totò assicura che è ancora molto presto per qualsiasi giudizio: «Parlare di partenza falsa è esagerato, in fondo la Triestina ha perso solo una partita. Premetto che finora l’ho vista solo in tv contro il Monza, quindi faccio fatica a esprimere giudizi. Tanto più a mercato aperto. Dico però che solo chi non conosceva il Matelica, può parlare della squadra marchigiana come una sorpresa. Certo, immaginare che battesse la Triestina no, ma io avevo messo in preventivo che l’avrebbe messa in difficoltà: è una realtà che conosco da quattro anni perché ci abbiamo giocato contro, ha un presidente con tanti soldi, un bellissimo centro sportivo, Colavitto è un bravo allenatore e ha preso giocatori congeniali. Poi uno pensa a una squadra di una cittadina con 9mila abitanti, e non sa che dietro c’è tutto questo. Poi capisco che per chi deve vincere il campionato si tratta di punti già pesanti, ma anche le altre grandi hanno fatto fatica, è presto per dare giudizi».

Come detto, però, De Falco ha visto la Triestina con il Monza alla tv, e lì qualche considerazione può farla: «Va detto che la Triestina aveva giocato due giorni prima con gli stessi uomini, però una squadra che non ha mai tirato in porta in 90 minuti, onestamente qualche preoccupazione la dà, anche perché c’erano molte seconde linee nel Monza. Insomma qualche problemino mi è parso di vederlo, poi c’è tutto il tempo per rimediare. Però non dovrebbe esserci tutta questa differenza vista martedì tra serie B e C, soprattutto per una squadra che la C punta a vincerla. Quindi un po’ di perplessità c’è». Di certo, De Falco non se la sente di poter affermare che la Triestina è più forte dello scorso anno: «Da quello che hanno detto queste due partite, direi di no, ma lo ripeto per l’ennesima volta, è troppo presto per dirlo e mi auguro che invece l’Unione viaggi a gonfie vele».

Anche sul Cesena che domenica ospiterà la Triestina, De Falco è prudente: «Non li ho visti, ma per certo posso dire che è una squadra costruita per salvarsi e con tanti giovani. E i giovani possono fare tutto e il contrario di tutto. Domenica meritava di vincere a Verona, è una squadra che corre molto e ha due attaccanti molto bravi come Caturano e Bortolussi».

Per quanto riguarda la favorita del girone, De Falco ha invece un’idea originale, che va al di là delle solite Padova, Triestina e Perugia: «Noto che si sente parlare poco del Modena, ma io dico di stare molto attenti, per me forse è la favorita. È una squadra fatta con i dovuti modi, si è rinforzata soprattutto in attacco e Mignani è un tecnico molto bravo, basta vedere come è cambiata la squadra da quando è arrivato lui lo scorso anno. E non partendo con i favori del pronostico, a fari spenti può dare molto fastidio a tutti». —



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