Dalmasson: «Obiettivo salvezza: bisogna prepararsi alla lotta»

TRIESTE Resettare il passato anche se glorioso e calarsi nel clima della battaglia. «Dobbiamo acquisire la mentalità di chi lotta per la salvezza». Parola di Eugenio Dalmasson.
La Pallacanestro Trieste riparte da qui. Dalla rabbia e dalla voglia di affrontare con diverso spirito i finali in volata. La classifica che la vede terzultima, cioè appena sopra la soglia di rischio, raccomanda un cambio di marcia. «Il campionato - osserva il tecnico biancorosso - vive una fase di assestamento. Sapevo che dopo 7-8 giornate i valori avrebbero cominciato a delinearsi, sarebbero arrivate le prime risposte. E questo significa che dobbiamo metterci nelle condizioni di chi deve pensare alla salvezza. Giocare nella massima serie è un onore ma bisogna conquistarselo, non c’è niente di scontato e acquisito. Lo spirito da battaglia lo raccomando ai nuovi arrivati ma anche a chi c’era già. Negli ultimi anni ci siamo abituati bene, abbonati alle vittorie. Ecco, resettiamo certe convinzioni».
ARRIVI IN VOLATA
«Nelle ultime giornate per tre volte abbiamo affrontato finali punto a punto. Per un certo verso è un segnale positivo, significa che ce la siamo giocata fino alla fine. Ma la sconfitta di Pistoia e quella casalinga con Brindisi raccontano anche che bisogna avere il cinismo. Pensare che se arrivi punto-a-punto non la perdi più perchè puoi venirne a capo. Questione di testa e abitudine. Al PalaCarrara e domenica scorsa siamo stati mosci nel finale per quel genere di partite. Aver vinto contro Brescia però fa capire che disponiamo anche di qualità».
ELMORE & JUSTICE
«Jon e Kodi sono due giocatori sui 12 che ho a disposizione. Non dipendiamo da loro ma ci servono. Lo staff tecnico cerca di aiutarli, chiedo ai tifosi di incoraggiarli in modo che avvertano la fiducia. Poi, ovviamente, dipende anche da loro riuscire a superare i momenti di difficoltà. Nell’economia della squadra servono. Avevo già previsto di far esordire Elmore nello starting five contro Brindisi indipendentemente dall’infortunio di Fernandez (scavigliatosi nell’allenamento di sabato, ha giocato stringendo i denti ed è rimasto fermo nei primi giorni della ripresa degli allenamenti, ndr) e nel primo tempo ha fatto bene, calando poi».
ARRIVA LA VIRTUS
«Ci sono tanti motivi per disputare una gara così al massimo. Dovremo andare al di sopra delle nostre possibilità, consapevoli che affrontare campioni come Teodosic o Markovic rappresenta un onore. Ci sarà grande pubblico e abbiamo l’opportunità di far vedere a tutti chi siamo veramente, senza avvertire la pressione di chi si trova di fronte una squadra imbattuta. Prima nel campionato italiano, bene nell’Eurocup, il sistema di gioco delle Vu nere è forte, c’è entusiasmo e si è tornati a pensare in grande ma ricordiamoci che la Virtus sta costruendo dopo essere rimasta fuori dai play-off per due anni di fila. Noi, ai play-off, invece c’eravamo». —
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