Dalla Virtus Verona al Cjarlins la nuova sfida di Carlevaris: «In D per rimettermi in luce»

Riccardo Tosques

TRIESTE. L’ultimo match giocato risaliva al 26 settembre scorso. Quarantacinque minuti disputati contro la Pergolettese; due domeniche prima un breve spezzone di gioco contro il Südtirol. Poi solo panchina se non addirittura tribuna.

Il divorzio con la Virtus Verona è stata la cosa più naturale per Andrea Carlevaris, 21enne punta triestina, già marcatore formidabile del San Luigi in Eccellenza e serie D. E proprio dalla vecchia Interregionale riparte il nuovo capitolo calcistico di un talento che in passato era ad un passo dalla maglia rossoalabardata: un matrimonio mai consumato, ma sempre idealizzato, da entrambe le parti.

Da ieri il formidabile classe 2000 si è accasato al Cjarlins Muzane, unico esponente superstite del Friuli Venezia Giulia nel campionato di serie D, attualmente a tre lunghezze dalla zona play-off.

«Ho tanta rabbia dentro di me. Non ne potevo più di non giocare. È dal quel lontanissimo 26 settembre che non mi godo l’adrenalina di poter scendere in campo alla domenica dopo aver lavorato per tutta la settimana. Qualche rammarico? No, nessuno, ho dato tutto a Verona. Evidentemente era destino che dovesse andare così, ora però si volta pagina».

Il nuovo capitolo si tinge di arancioazzurro, con un club ambizioso, nato nel 2003 dal progetto plasmato dalla famiglia Zanutta, imprenditori friulani nel settore dell’edilizia e arredo casa. Semplice l’intento: unire in una sola squadra due località della provincia udinese – Muzzana del Turgnano e Carlino – tanto vicine geograficamente quanto «diverse – come ricorda lo stesso sodalizio friulano – per vocazione, tradizioni e origini storiche».

«Capito che non c’era più spazio per me, ho ricevuto alcune proposte, ma l’unica che ho preso in considerazione era quella più seria, quella giunta da una società organizzata che vuole puntare in alto. Non posso nascondere che arrivare al Cjarlins e quindi in serie D è un passo indietro per un giocatore che è stato in Lega Pro, ma sono estremamente carico e desideroso di ritrovare in primis la fiducia in me stesso, e naturalmente di ripagare la fiducia accordatami dal presidente Vincenzo Zanutta».

Nel 2019-20 realizza 9 gol in 27 match in D con il San Luigi. Poi la chiamata in C da parte della Virtusvecomp Verona dove nel 2020-21 colleziona 22 incontri e 2 reti (Arezzo e Fano). Poi le cose precipitano. Nella stagione in corso disputa due sole partite (Südtirol e Pergolettese). Poi è buio pesto.

«Mi sono già allenato con la mia nuova squadra e sono a disposizione per giocare: mi sento bene. La Triestina? In passato siamo andati vicini a concludere l’accordo, ora posso dire che ha fatto bene a non prendermi in considerazione. Riparto dalla D anche per questo: per rimettermi in gioco e far vedere che tra i professionisti ci posso stare».

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