Cuore Olympia Trieste Muggia: in serie D diventa #iotifosveva

La squadra partecipa al campionato con il nome dell’associazione fondata dai genitori della piccola scomparsa due anni fa
Roberto Degrassi Trieste

TRIESTE Stavolta il nome durerà un campionato intero. E forse anche di più, perchè alla solidarietà come alla provvidenza non si mettono limiti. Nel campionato di serie D di volley femminile gioca anche #iotifosveva. Sul calendario della Fipav regionale sta scritto proprio così: per questa stagione questo è il nome dell’Olympia Trieste Muggia.

Non è la prima volta che una squadra scende in campo con il nome legato all’associazione legata alla piccola tifosa e sportiva scomparsa due anni fa vittima di un avversario che non avrebbe potuto sconfiggere: qualche settimana fa sono state messe all’asta le magliette indossate dalla Pallacanestro Trieste la sera in cui eccezionalmente giocò cambiando il nome in Sveva. Ma quella della prima squadra di basket fu, appunto, un evento eccezionale. Stavolta il marchio #iotifosveva diventa il nome di un club per l’intera stagione.

Racconta il vicepresidente dell’Olympia Mattia Valles: «La nostra è una società giovane, sorta solo cinque anni fa e sin dall’inizio abbiamo supportato iniziative benefiche. Conosco personalmente i genitori di Sveva e avevo chiesto di poter inserire sulle nostre magliette il simbolo della loro associazione. Questo accadeva l’anno scorso. Le magliette erano pronte ma di fatto non abbiamo avuto molte occasioni per farle vedere in quanto la stagione è saltata perchè la serie D non rientrava tra i campionati di interesse nazionale che si sono svolti regolarmente. Ai piccoli del minivolley avevamo invece proposto una gara di disegni raccontando loro la storia di quella bambina speciale che è stata Sveva. Quest’anno - prosegue Valles - abbiamo pensato di fare di più, cambiando il nome, in modo da rendere ancora più forte il nostro messaggio. I genitori di Sveva, Marta e Paolo, hanno accolto con entusiasmo la proposta dandoci l’autorizzazione, la Federazione locale ha accettato di buon grado. Ed eccoci quindi iscritti al campionato come #iotifosveva». La squadra, dall’età media piuttosto bassa (la più “anziana” ha 25 anni, nella rosa ci sono anche giocatrici del 2004 e 2005) disputa le proprie partite nella gloriosa palestra di via della Valle. La gara del weekend salterà in seguito alle manifestazioni previste nella vicina piazza Unità.

Su una manica delle magliette compare anche il simbolo di un’altra associazione, la Piano C, a sua volta impegnata nel sociale portando bambini con malattie oncoematologiche in campi di terapia ricreativa all’estero senza spese per le famiglie. Una causa appoggiata anche dagli arbitri di pallavolo del Comitato territoriale di Trieste e Gorizia che come sponsor solidali hanno inserito sulle divise il simbolo di Piano C e di Calicanto Onlus. Nel mondo del volley, senza clamore, è sempre più forte l’attenzione al sociale.

I genitori di Sveva, ai vertici dell’associazione intitolata alla piccola, sono commossi dal sostegno che ricevono. «Basket, pallavolo, rugby e non solo - spiegano - La nostra iniziativa non potrebbe avviare tanti progetti senza il sostegno prezioso di tutti questi amici. Sveva amava lo sport, indistintamente. Un mondo che nel suo ricordo sta contribuendo a cercare di dare un sorriso a tanti bambini».

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