Corsa al trofeo saccheggiata l’erba del Rocco

Sparite anche la rete di una porta e tutte le bandierine dei corner. Il Cagliari risarcirà
Foto BRUNI TRieste 06.05.12 Calcio:Juventus campione d'Italia
Foto BRUNI TRieste 06.05.12 Calcio:Juventus campione d'Italia

TRIESTE. Cinque maggio 2002: Lazio-Inter 4-2, Udinese-Juventus 0-2; 6 maggio 2012: Inter-Milan 4-2, Cagliari-Juventus 0-2. Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato è stato sempre uguale. Che l’Inter abbia perso o vinto per 4-2, la Juventus si è sempre presa lo scudetto. E in più, ha trionfato entrambe le volte qui da noi, in regione. Dieci anni fa a Udine, stavolta a Trieste, tanto per non fare discriminazioni. E nel 2022, dove sarà? Intanto Trieste si gode una serata unica, da mettere negli annali: per la prima volta, da che il calcio è arrivato in Italia, qui è stato assegnato lo scudetto. Lo fa notare con soddisfazione l’assessore comunale allo sport Emiliano Edera, anche lui due giorni fa sugli spalti del Rocco. «Sicuramente questa è stata la partita più importante che si sia vista a Trieste negli ultimi sessant’anni, data la posta in palio e l’esito finale. Questo, negli annali del calcio, verrà ricordato come lo scudetto di Trieste e credo sia una bella cosa per la nostra città».

Una serata magari meno affollata rispetto alle previsioni: non più di 15-16mila sono stati gli spettatori, quasi tutti di fede juventina, venuti a godersi la festa-scudetto. Francamente, ci si aspettava qualcosa di più, ma evidentemente con la crisi che morde i prezzi imposti dal club isolano erano davvero eccessivi per troppi appassionati. Ma anche se erano meno del previsto, gli aficionados juventini sono bastati per lasciare, festeggiando festeggiando, qualche “ricordino” nient’affatto piacevole. Durante l’invasione di campo a fine partita, la corsa al trofeo per perpetuare il ricordo della notte speciale ha causato la sparizione delle 4 bandierine dei calci d’angolo, dell’intera rete della porta situata sotto la curva Trevisan, il danneggiamento della panchina utilizzata dai bianconeri durante la partita e soprattutto lo sradicamento di 30 metri quadrati di manto erboso da parte di tutti quelli che hanno scelto di conservare la zolla d’erba-ricordo. E inoltre sulle due curve sono stati divelti, danneggiati o bruciati complessivamente circa 25 sedili e infrante alcune vetrate. La stima dei danni ieri era in corso di svolgimento, ma è abbastanza prevedibile che ammonterà a qualche migliaio di euro. Una cosa che di certo non fa piacere alla Triestina, che contava di utilizzare il Rocco per allenarsi in vista dei playout e che invece dovrà emigrare altrove almeno per tutta questa settimana perchè almeno il manto erboso venga risistemato a dovere.

E adesso questi danni chi li paga? «Il Cagliari, è fuori discussione - risponde secco l’assessore Edera - essendo l’affidataria dell’impianto per la partita con la Juventus. O meglio, la compagnia di assicurazioni con la quale il club calcistico aveva stipulato una polizza fidejussoria, come noi avevamo richiesto dall’inizio e come in effetti il presidente Cellino ha fatto». Oltre alle scuse pubbliche del presidente rossoblù, formulate già domenica sera prima di tornare in Sardegna, ci sarà anche il risarcimento danni.

Ma questo episodio non ha intaccato in alcun modo i rapporti fra Cagliari Calcio e Comune che anzi potrebbe continuare anche nella prossima stagione. La versione di Massimo Cellino la trovate nell’articolo a piede di pagina, qui riportiamo quella della controparte. «Il presidente Cellino mi aveva già chiesto la disponibilità di massima dello stadio anche per la prossima stagione agonistica - spiega sempre Emiliano Edera - e non più tardi di sabato sera mi ha preannunciato che c’è la possibilità concreta che almeno le prime quattro partite interne del Cagliari nella stagione che andrà a iniziare si giocheranno qui a Trieste. Ma sapremo presto ogni cosa - chiosa l’assessore - perchè nella chiacchierata di tre giorni fa mi ha anche annunciato che mi chiamerà nel corso di questa settimana per definire questa opzione».

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