Carra: «Abbiamo margini per raggiungere i playoff»
TRIESTE. Era stata una bella sorpresa, per Marco Carra, farsi accompagnare nelle presentazioni pre-partita a Mantova dai ragazzi del minibasket del Luzzara, il club nel quale Lupo giocò due anni da ragazzino, guidati da quello stesso Sandro Iori che fu all’epoca il suo maestro di minibasket. Il seguito della serata, però, non è stato altrettanto felice... «Purtroppo non siamo stati noi - spiega il Capitano -. Abbiamo completamente sbagliato l’approccio mentale alla partita, a parte Holloway. Peccato, perchè neanche Mantova ha giocato bene, anche i lombardi sentivano la partita. Però sono stati più pronti di noi e nel complesso la sconfitta è stata meritata, anche se nel finale quasi arrivavamo a vincerla».
Male a Casalpusterlengo, malissimo a Mantova: le due partite senza alternative le avete “bucate” voi, più che vincerle gli avversari...
Che sabato siamo stati peggiori che a Casalpusterlengo è fuor di dubbio, se Mantova avesse fatto buona partita ne avremmo presi venti, invece che rischiare anche di vincere. Non sono del tutto d’accordo, però, sull’idea di non saper giocare le partite importanti: anche quelle con Agrigento e Torino erano partite di una certa importanza e le abbiamo giocate diversamente, dimostrando di saper stare sotto pressione. E comunque, secondo me anche la sconfitta di Mantova lascia il discorso playoff aperto.
Quelle altre partite, però, lasciavano margini di recupero, mentre le ultime due erano “vivi o muori”. Quanto ha inciso questa differenza?
Intanto, secondo me c’è ancora margine di recupero e Mantova non era l’ultima spiaggia, perchè abbiamo ancora due possibilità. È vero però che sabato c’era la consapevolezza che vincendo avremmo chiuso il discorso playoff: le partite precedenti magari erano solo tasselli per arrivare in fondo, a Mantova la partita era determinante.
E stavolta non avete retto alla tensione, vero?
Una tensione creata da soli nelle nostre teste, perchè nessuno, dalla società allo staff tecnico, ci ha messo alcun tipo di pressione. È un problema che sta in noi e dobbiamo risolverlo noi.
Come se ne esce?
Premetto: non ci siamo mai sentiti quasi qualificati per i playoff dopo Agrigento e Torino, non ci sentiamo quasi fuori adesso. Detto questo, innanzitutto bisogna metterci alle spalle la delusione forte per la dura mazzata ricevuta a Mantova e tramutarla in rabbia per le prossime partite. Oggi siamo tutti delusi perchè siamo persone sensibili, ma questo abbattimento passerà pensando al match contro Jesi. Personalmente vorrei giocare già domani le due partite che ci restano.
Guardi che alla vigilia di Mantova anche Tonut ci disse queste identiche parole. Poi, però, in Lombardia non si è visto proprio...
A Stefano servirà da lezione per la prossima, che capiterà già domenica. Bisogna fare tesoro di quanto successo sabato scorso.
Avete altre due sfide senza domani. Le saprete reggere dal punto di vista nervoso?
Intanto pensiamo a vincere domenica. Stiamo giocando i playoff e siamo sotto due a uno: domenica avremo gara-quattro da vincere in casa, poi penseremo alla bella in trasferta.
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