Carini: «Garanzie o dal 2015 ci sarà solo la Family»

Il presidente: «Non aspetteremo oltre fine luglio Per la Maratona e la Mezza bastano 50 mila euro»
Bumbaca Gorizia 04.05.2014 Bavisela Gradisca - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 04.05.2014 Bavisela Gradisca - Foto Pierluigi Bumbaca

TRIESTE. «O cambia la musica entro fine luglio o nel 2015 non ci saranno più nè Maratona d’Europa, nè Maratonina. Rimarrà solo la Bavisela Family, non competitiva».

Il primo grido d’allarme Fabio Carini l’aveva lanciato la scorsa settimana durante le premiazioni della Bavisela. Un allarme caduto apparentemente nell’indifferenza.

Stavolta il numero uno della Bavisela rialza la voce e la dichiarazione non si presta a equivoci.

«Dal primo agosto dovremmo cominciare a programmare l’attività per il 2015. Ma se entro il 31 luglio non avrò segnali e fondi da chi mi finora mi ha lasciato solo, a malincuore dovremo rinunciare alle manifestazioni podistiche più importanti della regione».

Certro è una bordata non da poco.

In tempi di spending review trovare risorse economiche non è uno scherzo ma il presidente della Bavisela rivendica a suo favore il peso delle cifre.

«La nostra manifestazione porta un indotto di due milioni e 100mila euro. Il budget per organizzare la Bavisela con Maratona e Maratonina è di 550mila euro. Noi abbiamo recuperato 510 mila euro: il 35% è coperto dagli sponsor, un altro 35% dalle iscrizioni e il restante 30% è garantito dai contributi pubblici. Mancano ancora 40mila euro per coprire le perdite. Per il secondo anno di fila rischiamo di chiudere in rosso. Non possiamo andare avanti così».

Nel mirino di Carini ci sono gli operatori economici e segnatamente PromoTrieste, mentre le ruggini con la Soprintendenza (che aveva innescato la querelle sul tendone in piazza Unità) sembrano sfumate dal tempo.

«C’è un gruppo di volontari che è stato costretto a diventare uno staff di professionisti pur non potendo esserlo a tempo pieno. Non possiamo farci interamente carico noi della promozione di Trieste e del territorio regionale. Portiamo un indotto di 2,1 milioni, facciamo conoscere Trieste in giro per l’Europa, eppure chi ne trae vantaggi, cioè gli operatori economici cittadini, non contribuisce in alcun modo. Basterebbero 50 mila euro. Noi denunciamo il problema e per tutta risposta arrivano i forse, i chissà. Bene, io non ricorro ai forse: siamo pronti ad aspettare fino al 31 luglio. Se non succederà niente, il primo agosto comunicheremo la rinuncia all’organizzazione della Maratona e della Mezza. Ci limiteremo alla non competitiva che comporta spese minori. Resterà la grande festa della Family ma Trieste sparirà dal calendario internazionale».

Lo staff della Bavisela ha pronte le sue pagelle.

«Il Comune fa la sua parte, la Regione anche, idem la Provincia. La Camera di Commercio fa per quanto può. Gli operatori locali latitano. La Fidal (Federazione atletica leggera) si prende in tasse 20mila euro: considerando che appoggia l’altra Maratona regionale, quella di Cividale, viene da pensare che paradossalmente siamo proprio noi i principali contribuenti dei nostri concorrenti...»

I 550mila euro di budget rappresentano una cifra sensibilmente più bassa rispetto a quella destinata fino a non molti anni fa.

«Il contributo degli sponsor permetteva di arrivare a 7-800mila euro ma i tempi sono cambiati - conferma Carini - Il ritorno in termini economici e promozionali però rimane lo stesso, anzi. Ci siamo fatti conoscere di più all’estero. Ma tutto questo adesso rischia di svanire».

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