Canottaggio, Buttignon e Martini conquistano il pass per le Olimpiadi di Tokyo
TRIESTE Buttignon e Martini qualificano ai Mondiali di Linz la loro barca per i Giochi Olimpici di Tokio 2020. Una rassegna iridata di altissimo livello quella disputata in Austria, che era anche qualificazione per le Olimpiadi del prossimo anno. Forse la miglior squadra azzurra di questi ultimi quadrienni, quella presentata dal DT Cattaneo, completa in tutti i settori, con un gruppo femminile cresciuto e maturo, ed una rappresentativa che qualificava ben nove barche, sulle dodici presentate, alle Olimpiadi Giapponesi del prossimo anno, con una serie di record, non ultimo, le quattro barche femminili italiane, che saranno presenti mai così numerose ad un Olimpiade, una barca paralimpica, mentre cinque su sei specialità non olimpiche sul podio (tre ori e due argenti), che portavano l’Italia al 1° posto con tre ori, quattro argenti e tre bronzi, nel medagliere.
In ordine di tempo, fantastica la qualifica del doppio femminile della monfalconese Stefania Buttignon, atleta della Timavo preparata da coach Lorenzo Tedesco, autrice di un biennio straordinario, partita dalla vittoria Mondiale under 23 2018 nel doppio pesi leggeri, passando per il bronzo europeo a maggio 2019 nel doppio senior, assieme alla padovana Stefania Gobbi, preludio alla qualificazione olimpica di domenica mattina. Presentavano il loro biglietto da visita sul campo austriaco ricavato da un’ansa del Danubio, Gobbi e Buttignon, nella batteria, 3°, vincendo il recupero e piazzandosi al 6° posto in semifinale. Cinque pass per Tokio sui sei equipaggi nella finale B che assegnava i piazzamenti dal 7° al 12° posto. Partiva bene il doppio azzurro che, accontentandosi, poteva gareggiare lasciando fuori dalla zona pass l’ultimo equipaggio, ma non era nelle corde delle due Stefania, che dovevano guardarsi dalla Lituania, campionesse del mondo in carica e l’Australia, bronzo e argento nelle due ultime prove di Coppa del Mondo.
Nella prima frazione di gara partenza cauta delle due azzurre, con l’intertempo ai mille metri che vedeva la Repubblica Ceca prendere la leadership della gara, su Australia e Cina, e l’Italia che manteneva il contatto, con 2” di ritardo sulle battistrada. Aumentavano la velocità Gobbi e Buttignon negli ultimi 500 metri, superando prima Lituania e poi la Repubblica Ceca, andando a vincere la finale B, piazzandosi al 7° posto al Mondo e qualificando la barca per i Giochi Olimpici di Tokio. Ha detto a caldo la Buttignon: «Siamo riuscite a fare la nostra gara. Partite come volevamo noi, non cambiando tipologia di partenza, e poi piano piano siamo andate a riprendere le avversarie. Superata la Bielorussia ho pensato questa è fatta!». A distanza di 40 minuti ancora un’impresa per la Trieste del canottaggio, ad opera del singolista triestino Simone Martini, tesserato per la Canottieri Padova. Buona la partenza di Martini che negli ultimi 500 metri superava la Polonia. «Sto riprendendomi dalla gara - ha detto Martini dopo la vittoria -, sono distrutto, ho fatto il massimo. Sono contento perché rappresenta il lavoro veramente di anni».
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