Canciani: «A porte chiuse l’Eccellenza non riparte»

Il presidente della Figc Fvg: «Senza la possibilità di avere introiti da chioschi e biglietti i campionati rimarranno fermi»
Ermes Canciani, presidente della Figc Fvg
Ermes Canciani, presidente della Figc Fvg

TRIESTE «A differenza di altre regioni d’Italia, il nostro campionato di Eccellenza non ha alcuna intenzione di riprendere a giocare con i campi di gioco a porte chiuse». Dopo diversi giorni di dibattito a livello nazionale sulla possibile ripresa del principale campionato dilettantistico d’Italia, il presidente della Figc del Friuli Venezia Giulia, Ermes Canciani, ha deciso di fare chiarezza sgomberando possibili dubbi. «Sappiamo che ci sono delle regioni, nello specifico Veneto e Lazio, che premono fortemente per ripartire con i campionati di Eccellenza. Sono realtà in cui vige spesso una sorta di semiprofessionismo sconosciuto alla nostra regione. A tale proposito ho interpellato tutte le nostre 20 società che praticamente all’unisono mi hanno dichiarato la loro contrarietà a tornare a giocare con le attuali normative in vigore», racconta Canciani. Nello specifico sono due le regole “indigeste” ai club regionali: l’obbligo di tamponi ai giocatori e allo staff, e l’obbligo di dover giocare le partite a porte chiuse. «Da mesi i nostri club non hanno alcun introito derivante dalle consumazioni ai chioschi, né dai biglietti per assistere alle partite. Aggiungiamoci pure le spese che dovrebbero sostenere per i tamponi: è chiaro come in questo momento, a queste condizioni, non vi sia la possibilità di riprendere il campionato di Eccellenza e nessun altro torneo», aggiunge il presidente della Figc Fvg.

Insomma, almeno nella nostra regione, la ripartenza del campionato di Eccellenza è in una fase di stallo. «La situazione è ancora piuttosto complessa. Pochi giorni fa abbiamo inviato a Roma il nostro cronoprogramma che prevede una ripartenza aperta a tutti i campionati, naturalmente a determinate condizioni, dai primi di aprile. Mi sembra una proposta ragionevole che naturalmente dipenderà nella sua fattibilità dall’andamento dell’emergenza sanitaria in corso. Io comunque rimango fiducioso, anche se a qualcosa abbiamo deciso già di rinunciare». Di sicuro il Comitato della Figc Fvg ha intenzione di portare a termine la Coppa Italia d’ Eccellenza, facendo disputare gli ultimi incontri del girone di qualificazione ad inizio aprile e poi le restanti partite in modo tale da chiudere la competizione subito dopo la chiusura del campionato. Destino meno fortunato invece per le altre categorie. «Abbiamo deciso di cancellare tutte le altre Coppe (compresa la finale di Coppa Italia di Promozione in programma a Monrupino, ndr), riservate agli altri campionati: purtroppo non c’è il tempo materiale per farlo, meglio cercare di portare a termine i singoli campionati in modo tale da garantire promozioni e retrocessioni», aggiunge Canciani. Rimane però ancora un quesito: e se ad inizio aprile non ci fossero ancora le condizioni per ripartire con la presenza del pubblico? Il numero uno della Figc Fvg ha la risposta pronta: «In quel caso dico che potremmo sì ripartire con i campionati, ma solo previa garanzia di avere dei ristori economici da parte del Governo. Se non ci sono entrate, le società non possono più permettersi di tornare in campo».

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