Calcio, l'Italia passa in Slovenia

Motta segna nel secondo tempo. La qualificazione agli Europei è quasi al sicuro

di Guido Barella 

LUBIANA L'Italia va, supera l'ostacolo Slovenia e allunga in vetta al gironcino di qualificazione per gli Europei. Un gol, un gol soltanto firmato da Thiago Motta poco prima della mezz'ora della ripresa proprio nel momento in cui le due squadre sembravano voler pensare più a chiudersi che a colpire. Un gol soltanto eppure sufficiente per ritrovare la fiducia che sembrava perduta in questo gruppo azzurro che aveva scelto il profilo basso per presentarsi a Lubiana. Come dire, aveva giocato a nascondino, l'Italia, e, chissà, forse Prandelli si era anche un po' divertito davanti ai taccuini dei giornalisti.... L'Italia va, anche se trova forse il marcatore più inatteso (Thiago Motta), nella sera in cui Pazzini occupa con decisione quel palcoscenico europeo che gli è negato con l'Inter e in cui invece Cassano non riesce a convincere.

E' una partita divertente sin dall'inizio, con la Slovenia forse più vivace, ma con l'Italia decisamente ficcante. Il tempo di prendere le misure alla squadra avversaria, e gli azzurri iniziano a manovrare con decisione, affidandosi soprattutto alle sgroppate di Cristian Maggio e ai tagli di Pazzini. E' in forma, il "Pazzo", e si vede. Certo, la prima occasione è firmata Montolivo, una sberla dal limite al 7' con Handanovic che si distende per toglierla dall'angolino basso, ma poi inizia il "Pazzo-show". Il duello tra l'interista e Brecko è di quelli dal sapore medievale e al 18' il numero 7 azzurro è a un niente dal gol dopo uno scambio con Aquilani che viene risolto dalla difesa di casa in maniera, come dire, alquanto confusa. Cinque minuti ed ecco ancora Pazzini: Maggio, dalla destra, la fascia sulla quale l'Italia si distende meglio, gli mette dentro un bel pallone, che l'attaccante, in girata al volo, scaraventa sul primo palo.

E poi, al 35', ecco ancora il "Pazzo": il portiere dell'Udinese gli esce sui piedi ma non riesce a trattenere e Cassano non entra con la necessaria cattiveria. Già, Cassano. Ha iniziato cercando di infilarsi sulla destra, tra Cesar e Jokic. Niente da fare. Allora si è spostato sulla sinistra, ma senza la necessaria decisione. Insomma, quello che sta mostrando con il Milan, Fantantonio sembra ribadirlo anche in azzurro. E gli avversari? Ci sono, ci cono anche loro. E non solo per quella partenza a razzo che sembrava promettere chissà che sfracelli. Certo, a quel gran tiro al 7' di Montolivo si sono spaventati e sono tornati con i piedi per terra dopo le dichiarazioni sbruffone di qualche giocatore alla vigilia. Ma anche Buffon, così come Handanovic, si è dovuto iniziare a guadagnare la serata volando, al 25', a mettere in angolo una gran conclusione di Koren dal limite. E il Pazzo-Pazzini-show prosegue anche dopo l'intervallo: è l'8' quando l'interista impegna nella respinta Handanovic, il quale deve poi ripetersi immediatamente dopo anche su Cassano. Ma, tanto per ribadire la vivacità della partita, riecco la Slovenia.

È il 12': Montolivo perde palla sul centrocampo, Birsa, il ragazzo di San Pietro di Gorizia che il prossimo anno giocherà nel Genoa, si invola per aprire appena entrato in area per Ljubijankic: la conclusione del numero 9 sloveno, è traversa anche se sfiorata anche dalle manone di Buffon. Ma vedi tu com'è il calcio. Proprio quando le due squadre sembrano rititarsi, dimostrando più paura di perdere che voglia di vincere, ecco, al 28', il lampo azzurro: azione insistita sul fronte d'attacco sinistro, Balzaretti entra in area e appoggia alle spalle per l'accorrente Thiago Motta che in diagonale mette dentro cercando il palo più lontano per superare Handanovic.
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