Calcio, Graz interrompe il dominio austriaco di Salisburgo. Ma Mozart festeggia

Lo Sturm si è aggiudicato il campionato ai danni del Red Bull centrando il double e facendo felici i tifosi dell’Austria Salzburg

Riccardo Tosques
La Hauptplatz di Graz gremita di tifosi dello Sturm
La Hauptplatz di Graz gremita di tifosi dello Sturm

TRIESTE. Le Alpi germanofone hanno perso la loro leadership calcistica? Sì. Ma non solo in Germania.

Se dopo 11 anni di dominio bavarese il Bayer Leverkusen ha abbattuto la tirannia del Bayern Monaco, nella vicina Austria, dopo un decennio esatto, è venuto meno lo strapotere del Red Bull Salisburgo.

La Meisterschale rossabiancorossa, da pochi giorni, ha virato a Est, lasciando le miniere di sale per toccare lo Schlossberg più imponente della Stiria. Destinazione Graz. Sturm Graz.

Lo Sturm con la Meisterschale austriaca (Foto Pail)
Lo Sturm con la Meisterschale austriaca (Foto Pail)

Epilogo non preventivabile ad inizio stagione per i salisburghesi, forti di una rosa del valore di oltre 219 milioni di euro, tanto pantagruelici tra i confini di casa, quanto cronici conigli bagnati in Europa.

I tori rossi hanno abbassato le corna dinanzi ad una squadra decisamente più autarchica - 15 gli stranieri rispetto ai 25 del Salzburg - con un parco giocatori del valore di 76,28 milioni di euro.

Puntigamer, la nota fabbrica di birra sponsor dello Sturm, si è letteralmente bevuta la taurina Red Bull.

Harakiri sportivo del Salisburgo che non ha saputo gestire il vantaggio ottenuto nella regular season trovando nel 4-3 di Klagenfurt del 24 aprile scorso l’inizio dell’incredibile declino che ha dato agli Schwoazn allenati da Christian Ilzer la consapevolezza di poter centrare un obiettivo che sotto l’elegante Uhrturm mancava dal lontano 2011.

La festa è stata celebrata, in casa, domenica 19 maggio contro l’Austria Klagenfurt, in una Upc Arena in cui 17mila tifosi bianconeri hanno trascinato i propri beniamini verso il 2-0 finale.

Stagione memorabile per la Tempesta. Una Tempesta perfetta.

Pochi giorni prima, a Klagenfurt, lo Sturm era riuscito ad alzare pure la Öfb, la Coppa nazionale austriaca, battendo il Rapid Vienna.

Un double indimenticabile per gli stiriani. Che non succedeva da 25 anni.

I festeggiamenti dello Sturm dopo la vittoria della Öfb
I festeggiamenti dello Sturm dopo la vittoria della Öfb

Nell’ultimo turno il futile 7-1 rifilato dal Red Bull al Lask di Linz è stata la sintesi perfetta della rabbia per un titolo perso malamente con i propri piedi.

Eppure a Salzburg c’è chi ha festeggiato comunque.

Sono i tifosi dell’Austria Salisburgo, defraudati del loro DNA, dopo che nel 2005 la multinazionale della bevanda energetica si insediò nella città di Mozart radendo al suolo la storia del club viola. A forza di bonifici vennero cancellati in un solo colpo nome, logo, colori sociali e anno di fondazione. Uno scempio mai digerito, una rabbia covata sino alla strepitosa coreografia apparsa pochi mesi fa durante il derby di Coppa, il primo dopo la scissione dei due sodalizi, dove un enorme Mozart in maglia viola con tatuato sul braccio il numero 1933 (anno di fondazione del club originario) venne rappresentato nell’atto di sbattere con forza il proprio violino sulla testa di un toro rosso: Mitteleuropa irriverente.

Mozart contro Red Bull (Foto Gindl)
Mozart contro Red Bull (Foto Gindl)

A Graz la festa per il Meisterschale è stata un tripudio. La piazza principale è stata invasa da migliaia di tifosi festanti.

Anche a Lignano, vista la concomitante festività della Pentecoste, non sono mancati i supporter bianconeri che hanno brindato alla vittoria. Tifosi dello Sturm che nella prossima stagione ritroveranno anche il derby in Bundesliga.

Il Grazer Athletiksport-Klub ha dominato la Erste Liga ottenendo la promozione: dopo Vienna, e Linz, un’altra città austriaca si potrà godere la propria stracittadina.

Chissà quando accadrà a Salisburgo.

Wolfgang Amadeus Mozart attende. Impazientemente.

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