Calcio dilettanti, Sos campi a Trieste: 2 squadre out
TRIESTE. Prevenire è meglio che curare. O, almeno, dovrebbe esser meglio. Un detto che avrebbe dovuto trovar applicazione anche per i campi comunali in concessione alle società calcistiche.
Problema immediato: oltre al campo del Ponziana, inagibile dalla scorsa stagione, altri due campi sono agli sgoccioli delle deroghe concesse, per la stagione appena conclusa, dalla commissione di verifica dell'agibilità della Figc che, con tutta probabilità, non permetterà di giocare sui campi sintetici di viale Sanzio e di via Petracco a Borgo.
Significa che ci saranno diverse squadre che, per iscriversi al prossimo campionato, dovranno trovare un campo su cui disputare le partite, lontano dalla loro sede abituale.
Piccolo passo indietro: a Trieste, con Menia assessore allo sport, cui subentrò Paris Lippi, furono trasformati in sintetico tutti gli impianti comunali, con un impegno economico non indifferente, cui contribuì per oltre la metà la Regione. Campi a disposizione delle società, ben sapendo che dopo dieci anni, è necessario rifarli: e la prevenzione poteva consistere nel destinare ed accantonare nel frattempo quanto necessario al rifacimento.
Utopia, ovviamente, in tempi in cui le Amministrazioni non vengono nemmeno sfiorate da simili problemi.
Quello dei campi sintetici è un vero business, praticamente inventato dalla Lega Dilettanti: dal 2002 ne sono stati costruiti ben oltre mille.
Un toccasana per migliorare la tecnica calcistica, posta a dura prova da terreni ben peggiori di quelli triestini dei tempi che furono, puntualmente vilipesi dalle squadre friulane, abituate all'erba, che spesso li additavano a causa di loro sconfitte.
Ma fate i conti: per costruirli, speso oltre un miliardo di euro, spartito tra la mezza dozzina di aziende che la Figc ha certificato ed autorizzato.
Ogni quattro anni, poi, c'è il controllo a pagamento (circa quattromila euro) che le società devono versare, pena l'inagibilità, all'unica azienda autorizzata dalla Figc che fa capo ad Armeni, imparentato con l'ex presidente Tavecchio. San Giovanni e Trieste Calcio hanno sollevato il problema, ricordando che sui loro campi giocano anche altre squadre (Costalunga, solo per fare un esempio) ma dall'assessorato allo sport non sembrano arrivare buone notizie.
«Stiamo lavorando - dice il direttore dell'assessorato Adriano Dugulin - per trovare soluzioni ma soldi per rifarli non ce ne sono: i campi non sono utilizzabili per le partite ufficiali, ma, fatta salva la sicurezza, nulla vieta di utilizzarli per gli allenamenti. Faremo un piano per renderli disponibili. Il Ferrini? Non possiamo far nulla finchè non verrà risolto il procedimento legale pendente».
La domanda resta ancora in sospeso: dove giocheranno gli esuli di viale Sanzio e via Petracco? Alla prossima puntata.
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