Calcio dilettanti, il Sistiana divorzia da Musolino e si affida a Godeas
L’Ariete di Medea al debutto da capoallenatore. La panchina dello Zarja a Euro Petagna dopo le dimissioni di Ravalico
TRIESTE Il finale di stagione innesca un valzer inaspettato sulle panchine di Sistiana Sesljan e Zarja, alle prese con una classifica complicata nelle rispettive categorie.
La terzultima piazza in Eccellenza a novanta minuti dal tramonto della regular season costa il posto ad Alessandro Musolino sulla panchina del Sistiana mentre a Basovizza i bassi fondi della Prima categoria portano alla separazione tra i biancorossi e mister Domenico Ravalico. Il post Musolino scelto dal presidente carsolino Andrea Disnan, risponde al nome di Denis Godeas: un rimpiazzo di lusso chiamato a Visogliano per cercare in tempi record una disperata salvezza.
L’ariete di Medea, appesi gli scarpini al chiodo dopo essere stato l’unico calciatore ad aver segnato in tutte le categorie del calcio italiano in 30 anni di carriera, arriva dall’esperienza da viceallenatore al Cjarlins Muzane in Serie D ed è pronto a prendere le redini del Sistiana già a partire dalla partita di questo pomeriggio contro il Chiarbola Ponziana: ultimo treno per evitare la retrocessione diretta. Dopo cinque stagioni impreziosite dal passaggio in Eccellenza nel 2020 ed una finale di Coppa Italia persa ai rigori, è quindi ufficiale il divorzio tra Musolino ed i delfini. Fatale il filotto di cinque partite senza vittorie per il Sistiana che assieme alle diverse assenze con le quali i gialloblù hanno dovuto fare i conti, hanno contribuito a far scivolare i carsolini dalla settima alla decima posizione condannandoli, nella migliore delle ipotesi, ai play out. «Serviva dare uno scossone» il commento del numero uno gialloblù al quale non è bastato il poker contro la Pro Gorizia di poco più di un mese fa per rinnovare la fiducia al suo mister.
L’effetto domino arriva anche a Basovizza dove le dimissioni di Ravalico portano alla scelta di Euro Petagna (padre di Andrea, centravanti triestino del Napoli) alla guida dello Zarja. Quello di Petagna alla corte dei biancorossi è a tutti gli effetti un ritorno dopo due stagioni passate lontano dai campi. «Una scelta di cuore e di riconoscenza - la definisce il nuovo tecnico - qualche anno fa avevamo raggiunto i play off e sono rimasto molto legato sia alla società che ad alcuni ragazzi e non ho potuto dire di no». Lo Zarja è in piena lotta per non retrocedere quando mancano 7 giornate al termine della stagione regolare. «La situazione è emergenziale e potrebbe essere tardi per intervenire - continua Petagna - noi dobbiamo comunque pensare alla salvezza e concentrarci sul presente per capire il più presto possibile se esistono le risorse e la voglia necessaria per tirarci su».
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