Bulli, il genio della matematica che sogna di giocare nel Napoli

TRIESTE
Calcio, matematica e musica. Già è difficile eccellere in uno di questi settori, c’è invece chi riesce a farlo in tutti e tre. Ed ha appena 16 anni.
Francesco Bulli, classe 2003, gioca negli Allievi nazionali della Triestina e il suo sogno è quello di fare il calciatore anche “da grande”, ma nelle ultime settimane è salito alla ribalta nazionale per un altro motivo: aver scoperto un modo alternativo di calcolare l’area di un segmento parabolico, in una maniera perfino più veloce di quella di Archimede.
Nativo di Portogruaro, da piccolo Bulli ha iniziato a giocare a calcio nella squadra del suo quartiere, il Torri, poi nel Prata Falchi e quindi da questa stagione nelle giovanili alabardate. Giusto per non farsi mancare niente, come si diceva, Bulli suona alla grande anche il violino, che gli ha regalato diversi riconoscimenti. Ma la formula matematica che l’ha reso famoso, ha iniziato a frullargli in mente durante un esercizio in classe, al liceo “Buonarroti” di Monfalcone: «Visto che l’esercizio era lungo – racconta Francesco – ho iniziato a cercare una semplificazione. Ho proseguito lo studio a casa, poi ho sottoposto alla professoressa quello che avevo scoperto. Nei giorni seguenti sono state fatte tutte le verifiche nelle più grandi istituzioni matematiche italiane, dal Politecnico di Milano alla Normale di Pisa, e c’è una buona certezza che la formula sia davvero inedita. Poi se da qualche parte del mondo hanno trovato qualcosa di simile, non possiamo saperlo e non ce n’è notizia».
Su quale sia la vera passione della sua vita, però, il giovane alabardato non ha dubbi: «Il mio sogno è di vivere facendo quello che mi piace di più, ovvero giocare a calcio. Non mi interessa diventare fra i più pagati, ma vivere di quello sì. Se poi potessi farlo anche con la maglia del Napoli...».
Già, il Napoli. Una passione curiosa per un giovane nato a Portogruaro. Francesco ne spiega il motivo: «Tutto dovuto a mio nonno, originario di Grazzanise, che ora è in provincia di Caserta ma all’epoca era in provincia di Napoli. Poi venne da militare nel Pordenonese, ma quasi tutta la famiglia ama la squadra partenopea».
Quanto al ruolo, Bulli è un difensore centrale. «Ho sempre fatto questo ruolo, del resto ho il fisico adatto, sono alto 187 centimetri. Se da piccolo mi mettevano attaccante, era solo per qualche minuto. Da bambino non ho avuto riferimenti precisi, poi un po’ più grande ho cominciato ad apprezzare Fabio Cannavaro: mi piaceva lo stile, la grinta, l’umiltà da testa bassa e lavorare». —
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