Bufera sull’operato dell’arbitro Giacomelli

L’arbitro triestino sotto accusa dopo gli errori in Milan-Roma. Rizzoli lo ha bloccato per i prossimi match.
Ma il Var, dov’era?
L'arbitro triestino Piero Giacomelli
L'arbitro triestino Piero Giacomelli

TRIESTE La giornata “no” nel calcio, capita a tutti. Capita a giocatori, allenatori e naturalmente anche agli arbitri. La giacchetta nera triestina Piero Giacomelli è finita ampiamente sotto processo dopo la direzione di gara del posticipo serale di A tra Milan e Roma. Le due sviste sui calci di rigore assegnati “salomonicamente” a giallorossi prima e a rossoneri poco dopo, hanno macchiato pesantemente la prova di Giacomelli. Ok. Ma il Var? Perché il barese Luigi Nasca non ha segnalato a Giacomelli il “chiaro ed evidente errore” commesso in occasione di entrambe i due penalty? I fattacci ormai sono arcinoti. Clamoroso l’errore commesso nell’assegnare il calcio di rigore alla Roma per il (non) fallo di Bennacer su Pedro (il fallo era stato commesso dal giocatore giallorosso). Il capitano del Milan, Alessio Romagnoli, ha chiesto subito a Giacomelli di andare a rivedere l’episodio. Ed è lì che il Var avrebbe dovuto dire all’arbitro triestino di fermare il gioco per visionare il filmato.

Poco dopo l’altro calcio di rigore, questa volta in favore del Milan, generosissimamente assegnato per un (non) fallo in area di Mancini ai danni di Chalanoglu. Infine c’è l’episodio del fallo di mani in area di rigore della Roma da parte di Mancini. Giacomelli (e Var) vedono però un fallo, che non c’è, di Ibrahimovic, con svedese addirittura ammonito. Il giorno dopo il match si è abbattuta una vera e propria bufera su quanto accaduto a San Siro. I più maligni hanno ricordato come il regolamento degli arbitri sia recentemente stato modificato proprio per concedere una deroga all’arbitro triestino per proseguire ad allenare in A: per sopraggiunti “limiti di permanenza nel ruolo” la carriera di Giacomelli si sarebbe dovuta chiudere con Atalanta-Inter giocata il 2 agosto scorso.

Sono riemersi anche gli scheletri di altre partite fortemente contestate quali il famoso Lazio-Torino del 2017, in cui granata si imposero in una partita caratterizzata sia da un rigore non assegnato ai capitolini, che dall’espulsione di Immobile, che reagì a una provocazione di Burdisso. Nel 2019 fece scalpore la direzione di Napoli-Atalanta con partenopei infuriati per il fallo da rigore di Kjaer su Llorente non assegnato (sul ribaltamento dell’azione gol della Dea) e per la scarpata in testa di Pasalic a Callejon sanzionata con un giallo. A “difendere” Giacomelli lunedì sera è stato il solo allenatore romanista: «Tutti noi– ha dichiarato Fonseca – abbiamo giorni in cui sbagliamo». Il designatore Nicola Rizzoli non ha ovviamente gradito quanto visto a Milano ed ha deciso che, come capita per i giocatori fuori forma, Giacomelli e Nasca faranno un po’ di panchina. In attesa che la bufera si calmi.

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