“Bolla” a Lignano per disputare la serie A1 maschile

È l’ipotesi avanzata dalla Fin per giocare il campionato. Previsto lo svolgimento di quattro concentramenti in Fvg
Andrea "Mlado" Mladossich, talento della Pallanuoto Trieste
Andrea "Mlado" Mladossich, talento della Pallanuoto Trieste

TRIESTE Forse non si sta brancolando più nel buio. Dopo la decisione della Federnuoto di far slittare l’inizio dei campionati di serie A1 maschile e femminile, arrivata proprio alla vigilia dell’atteso match della “Bruno Bianchi” tra Pallanuoto Trieste e Pro Recco di sabato 3 ottobre, nuovi scenari si aprono per la waterpolo tricolore. La Federnuoto, rappresentata al massimo livello dal presidente Barelli, il commissario tecnico del Settebello Sandro Campagna, e i presidenti delle società di A1 maschile si sono riuniti (in videoconferenza) e presumibilmente si riuniranno di nuovo entro un paio di giorni, per fare il punto della situazione. E c’è un’ipotesi che sta prendendo corpo per far partire, questa volta definitivamente, i campionati: l’ipotesi della “bolla”. Qualcosa di simile a quanto fatto in Nba. Con le ovvie e dovute differenze.

E la “bolla” di A1 maschile sarebbe proprio nella nostra regione, ovvero il Bella Italia & Efa Village di Lignano Sabbiadoro (l’ex Getur, per intenderci). Ma con quale formula si disputerà il massimo campionato maschile 2020/2021? Si sta pensando a 4 concentramenti lignanesi, a distanza di 4-6 settimane, dove tutte le 13 squadre si ritroverebbero per giocare tre turni di campionato su tre giorni con weekend lungo (venerdì, sabato e domenica). La struttura di Lignano sarebbe l’ideale, perché potrebbe permettere l’isolamento delle squadre senza eccessivi problemi logistici. Il tutto ovviamente accompagnato dall’applicazione di un rigoroso protocollo sanitario, con tamponi in entrata e in uscita dalla bolla, per tracciare e gestire al meglio eventuali contagi. Un format simile verrebbe applicato anche per l’A1 femminile, in questo caso la sede della “bolla” sarebbe il Foro Italico di Roma. Con quattro concentramenti da 3 partite per squadra si disputerebbe così soltanto il girone di andata, per lasciare spazio eventualmente a play-off più corposi se – come ci si augura – in primavera l’emergenza sanitaria dovesse finalmente ridimensionarsi. Restano comunque sul tavolo di discussione altre possibilità, come quella dei gironi su base territoriale o (al momento la più improbabile) quella di conservare l’attuale formula, quindi 26 turni di regular-season più play-off e play-out.

Intanto però incombono le Coppe europee e le squadre italiane avrebbero tanto bisogno di giocare per farsi trovare pronte agli appuntamenti internazionali. Tra l’11 e il 15 novembre sono in programma i gironi di qualificazione della Champions League, che vedranno impegnate An Brescia e Ortigia Siracusa (la Pro Recco è già qualificata). Mentre a inizio dicembre, tra il 4 e il 6, sarà il turno dei gironi di Euro Cup e questa volta toccherà proprio alla Pallanuoto Trieste. Il tempo stringe e servono decisioni tempestive per tutto il settore.

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