Biasin: "Triestina, avanti tutta"
TRIESTE. Quando sabato mattina Mario Biasin è arrivato all’aeroporto di Venezia, ha trovato anche circa 15 gradi in più rispetto alla partenza dall’Australia. Ma più che il clima, a riscaldargli il cuore durante l’ultima tappa in auto verso Trieste con Mauro Milanese era l’emozione di rivedere la sua città. E a quel punto, anche se erano trascorse 26 ore da quando era uscito da casa per iniziare il viaggio, lasciando una Melbourne che qualche ora dopo avrebbe ospitato l’amichevole Brasile-Argentina davanti a oltre 90mila spettatori, anche la stanchezza si è fatta sentire meno. Perché Trieste è Trieste, e l’Unione è l’Unione.
Qui il presidente della Triestina trova però una tifoseria un po’ preoccupata, visto che il regolamento sui ripescaggi uscito a fine maggio sembra un ostacolo non da poco per la salita della Triestina in serie C. Ma cosa ne pensa Biasin a riguardo? «Io spero davvero si possa fare qualcosa – afferma il patron alabardato –: intanto non capisco come si possono cambiare le leggi quando la stagione è già finita. Un vero peccato, perché alla fine dei play-off eravamo tutti contenti, c’è stata una bellissima festa. E poi ci vengono a dire che non possiamo andare in serie C? Valuteremo assieme a Mauro cosa si può fare, di sicuro tenteremo tutte le strade possibili».
Ma la rassicurazione più importante per i tifosi alabardati è forse un’altra. Anche se gli si prospetta l’ipotesi peggiore, ovvero quella di un altro campionato in serie D, Biasin infatti non fa una piega e conferma il suo impegno per la Triestina: «Sicuramente sì, si va avanti in ogni caso. Non sono qua solo per un giorno, ma per fare un percorso, quindi si continua per proseguire la nostra strada di crescita. E poi sono molto contento del lavoro che sta facendo Milanese con tutti i suoi collaboratori. A maggio dello scorso anno, quando sono venuto e ho visto la squadra perdere con il Venezia, direi che quella era una Triestina al Ground Zero, al piano terra e tutta da ricostruire. Quest’anno invece è stata una squadra molto differente, abbiamo fatto una grande stagione, siamo arrivati secondi e poi vinto i play-off. Quindi sono contento, anche di come è cresciuta nel frattempo la società e la sua organizzazione».
Certo, dopo quella sofferenza dei play-off, la volontà è di acciuffare subito la serie C. Anche perché quella finale con l’Abano Biasin l’ha vissuta in diretta, in costante contatto con Trieste: «Tenete presente che quando si giocano le partite alla domenica pomeriggio - dice il patron alabardato - in Australia è notte fonda e io al lunedì devo alzarmi presto per andare a lavorare. Non è facile, ma per quella partita ero aggiornato in diretta ed è stato bello. Poi Mauro e Romina mi hanno mandato anche foto e filmati di quel giorno con la tifoseria in festa, è stato davvero bellissimo».
Dopo aver visto a Udine la nazionale italiana impegnata contro il Liechtenstein, Biasin ha ricevuto i dirigenti della Figc al Rocco: argomento dell’incontro ovviamente i lavori alla struttura in vista degli Europei under 21 del 2019, che come noto faranno tappa anche allo stadio triestino. Ma forse sarà anche l’occasione per sondare un po’ le possibilità della Triestina di salire in serie C. Martedì poi sarà per il patron alabardato il grande giorno degli appuntamenti con città e tifosi: alle 17.30 in sede ci sarà l’incontro con stampa, media locali e sponsor della Triestina Calcio. Alle 18 seguirà il saluto alle squadre giovanili e a quella femminile, poi alle 18.30 il saluto ai tifosi nell'area hospitality dove per l'occasione saranno a disposizione chioschi enogastronomici. Quindi mercoledì, quando sarà raggiunto anche dal figlio Jason con la moglie, Biasin partirà da Trieste per fare un giro di una decina di giorni in Italia.
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