Bavisela, cambiano i percorsi

Probabile partenza dal Carso lsoveno per la Maratona
Bumbaca Gorizia 04.05.2014 Bavisela Gradisca - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 04.05.2014 Bavisela Gradisca - Foto Pierluigi Bumbaca

TRIESTE La Bavisela non sarà in versione “spezzatino”, rimane il formato tradizionale ma con abbondanti novità. Il tracciato della Maratona che diverrà quasi certamente transfrontaliero, nuova location anche per la partenza della Maratonina. Rivoluzione in vista, infine, per il Villaggio che restituirà alle Rive lo spettacolo del mare.
Anche se la prossima edizione della principale manifestazione podistica regionale si svolgerà appena tra sette mesi, il cantiere è ben avviato. Qualche progetto è già stato modificato in corso d’opera, per scelta o per necessità.
Slitta infatti l’idea di spezzare il tradizionale trittico di eventi (Maratona d’Europa-Maratonina-Bavisela non competitiva), regalando alla mezza - quella che registra il maggior incremento nelle iscrizioni - una vetrina tutta per sè in altra data. Il progetto aveva un suo significato tecnico ma...«Ma non ci sono le condizioni finanziarie per poter farci carico di due manifestazioni importanti nella stessa stagione. Quindi ancora per quest’anno la Green Europe Marathon (questa la nuova denominazione della classica di 42 chilometri e rotti, giunta alla sedicesima edizione), la Green Europe Half Marathon (che festeggia il ventennale) e la Bavisela Wind Family (e qui le primavere sono 22) si correranno lo stesso giorno, il 3 maggio 2015», annuncia il presidente della società organizzatrice, Fabio Carini.
Il nodo dei fondi non è, ovviamente, nuovo. Già nei mesi scorsi Carini aveva lanciato l’allarme arrivando al punto di minacciare il disimpegno dall’associazione Nuova Bavisela. «Purtroppo gli sponsor privati non possono assicurare un sostegno a due eventi distinti e i contributi pubblici non bastano. Inoltre - continua Carini - ogni anno ci troviamo costretti a dover ricordare che, pur comprendendo che nella ripartizione dei fondi gli enti cercano di essere ecumenici, noi meritiamo un’attenzione particolare visto il ritorno di immagine che siamo in grado di assicurare».
PERCORSI. Cambia tracciato la Maratona, cambia partenza la Mezza. La Green Europe Marathon sta per lasciare l’Isontino («pur apprezzando gli sforzi degli amministratori di Gradisca», premette Carini) per snodarsi sul Carso. Con un sempre più probabile sconfinamento. Al momento infatti tra le ipotesi è in pole quella che vorrebbe il via dalla Slovenia. «Sarebbe la prima Maratona ad attraversare due Stati». Su distanze più brevi, invece, si svolgono già da anni gare transfrontaliere, come ad esempio l’Euromarathon tra Capodistria/Ancarano e Muggia. In caso di partenza dalla Slovenia, il tracciato si svilupperebbe lungo il Carso fino a Sistiana per poi affrontare la tradizionale passerella lungo la Costiera.
LA MEZZA. Cambiamenti in vista anche per la partenza della ventun chilometri. La location sarà come sempre tra Duino e Sistiana, in piedi ci sono alcune ipotesi e una, in particolare, sembra stuzzicare la fantasia degli organizzatori. Il via da Porto Piccolo. Una scelta che avrebbe un senso dal punto di vista scenografico ma comporterebbe qualche problema tecnico-agonistico dato che gli atleti dovrebbero misurarsi subito con uno strappo ragguardevole. La soluzione parrebbe essere la trasformazione della partenza in una sorta di evento nell’evento, con il ripido tratto iniziale da affrontare con l’accompagnamento di musiche e altri momenti di spettacolo, prima di dare l’addio ai suonatori e lasciare spazio alla gara vera e propria.
IL VILLAGGIO. Destinata a cambiare anche la collocazione del Villaggio Bavisela. Gli stand nel 2015 lasceranno infatti le Rive. «Restituiremo la visuale del mare», è il laconico annuncio di Carini. Resta tuttavia immutabile la collocazione del traguardo in piazza dell’Unità d’Italia. Tendoni e venditori presumibilmente verranno collocati lungo il canale di Ponterosso, spingendosi fino a piazza Sant’Antonio Nuovo. Una soluzione che dovrebbe accontentare anche gli esercenti locali e scongiurare la ripetizione della querelle della scorsa primavera con la Soprintendenza.
 

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