Basket, l’ex biancorosso Ferrero domenica con il Brescia contro Trieste: «Qui ho realizzato un sogno»

L’ex della promozione torna davanti al pubblico che lo stima

Giancarlo Ferrero esulta con Brooks al termine di una partita vittoriosa foto Bruni
Giancarlo Ferrero esulta con Brooks al termine di una partita vittoriosa foto Bruni

«Trieste è una città che avevo conosciuto molto prima di giocarci grazie alle parole di Cavaliero. Il mio amico Daniele mi diceva sempre "il triestino all'inizio è diffidente ma, una volta che lo conquisti, ti apre le porte di casa. Devo dire che l'anno che ho trascorso con voi mi ha fatto capire quanto fossero vere quelle parole».

Giancarlo Ferrero, prossimo avversario della Pallacanestro Trieste nel match che domenica 8 dicembre porterà la sua Germani Brescia sul parquet del PalaRubini, vive con particolare emozione la vigilia della sfida.

«Sarà banale dirlo ma la promozione in serie A ha reso la scorsa stagione una storia epica. Tramutare in realtà i sogni non è mai facile, farlo al termine di un campionato difficile e movimentato è qualcosa che resterà nella storia della società e della città. Ed è qualcosa che mi rende doppiamente orgoglioso. L'importanza di quello che siamo riusciti a ottenere lo vedo ancora oggi nella solidità dei rapporti che si sono creati e che sono rimasti gli stessi anche a tanti mesi di distanza».

Vale per il gruppo di lavoro ma anche per i tifosi che, non a caso, nella sua ultima apparizione sugli spalti del PalaRubini (lo scorso 3 novembre nel match giocato da Trieste contro Varese), gli hanno tributato una vera e propria ovazione.

«A Trieste io e la mia compagna Alessia ci siamo trovati davvero bene, appena abbiamo avuto due giorni disponibili, siamo tornati a trovare gli amici. In palazzetto l'accoglienza è stata meravigliosa. Nell'applauso della gente ho percepito affetto, quell'ovazione prolungata, credetemi, mi ha riempito il cuore».

Affetto che ha ritrovato a Brescia, una società che gli ha aperto le porte di casa consentendogli di allungare la carriera. «Non nego che, ottenuta la promozione, per un attimo ho pensato di smettere. Sarebbe stato un bel modo di finire la mia carriera. Avevo rifiutato qualche offerta dalla Legadue poi è arrivata Brescia. Ho parlato con Peppe Poeta, stava allestendo una squadra rinnovata e voleva avere qualcuno di cui fidarsi per tenere unito il gruppo, indipendentemente dai minuti sul campo». Una scelta vincente, con una squadra che sta facendo benissimo. Seconda in classifica, reduce dallo splendido successo conquistato proprio sulla sirena contro la Virtus Bologna, la Germani arriva a Trieste con le ali spiegate e grande entusiasmo.

«Risultati che partono da due fondamentali aspetti. L'entusiasmo con cui affrontiamo ogni situazione e il duro lavoro in palestra. C'era un po' di comprensibile scetticismo attorno alla squadra, i risultati però ci stanno dando ragione. La spiegazione? Un gruppo di buoni giocatori. Scherzando con Miro Bilan, all'inizio della preparazione, gli ho detto finalmente giochi dalla mia parte. Lo stesso dicasi per Ivanovic o per Della Valle».

Su Trieste, da parte di Ferrero, parole di sincera stima. «Seguo tutto, con i ragazzi con cui ho condiviso la passata stagione sono ancora in contatto. Il legame resta forte, abbiamo ancora attivo il gruppo su whatsapp. Parlando della squadra di quest'anno, Mike (Arcieri ndr) ha allestito una squadra piena di talento. Colbey Ross e Markel Brown sono due ragazzi a cui voglio davvero bene. Se dovessi andare in guerra, vorrei entrambi al mio fianco. Il match di domenica sarà senza dubbio bellissimo, tra due delle squadre che hanno i migliori attacchi di tutta la serie A. Ci sarà spettacolo in campo, chi tra le due squadre sarà in grado di sfruttare meglio il talento offensivo dei suoi giocatori alla fine riuscirà a portare a casa la partita».

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