Basket A2, per Trieste con Matera test insidioso DIRETTA TWITTER DALLE 18

I lucani motivati dal nuovo coach vengono al PalaRubini (inizio alle 18) per spezzare la serie-no. Biancorossi al completo, tra i rivali un ex di lungo corso

TRIESTE. Reduce dall’inopinata sconfitta rimediata a Recanati la Pallacanestro Trieste torna oggi alle 18 al PalaRubini per affrontare la Bawer Matera, che da domenica scorsa è stata raggiunta proprio dai marchigiani ed è adesso la nuova cenerentola del girone.

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E come Recanati sette giorni fa, arriva al cospetto di Trieste con 4 sconfitte di fila. Già per questo non ci sarebbe da fidarsi. In settimana la società ha cambiato allenatore: in genere, sul breve, queste cose danno la scossa emotiva e spesso pagano. Ancora: è la giornata del ritorno dell'ex Mastrangelo per la prima volta da avversario. Sarà strano vederlo con l’altra canotta, ma le sue motivazioni potrebbero essere un elemento in più per i lucani.

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Tre indizi, dunque una prova: oggi sarà una partita per niente abbordabile. «Matera arriva oggi come arrivò Recanati una settimana fa: carica a molla - sottolinea il vice coach di Trieste, Matteo Praticò -. Noi quindi per vincerla dovremo fare ciò che non abbiamo fatto nelle Marche: essere bravi a stoppare la loro aggressività da subito e dare noi il ritmo alla partita». C’è una differenza, però, rispetto a Recanati: stavolta Trieste ha il pubblico in poppa, il sesto uomo capace di galvanizzarla come in trasferta non accade. È un’arma a favore.

La classifica dice che Matera, prima degli anticipi di questo turno, aveva il terzo attacco del girone, ma anche l’ultima difesa. Non a caso Gresta ci ha messo subito mano non appena arrivato. Ma in pochi giorni miracoli non se ne possono fare. «In effetti, se una situazione dobbiamo sfruttare è l’attacco, perchè i numeri parlano chiaro e Matera non ha mostrato finora grande propensione alla difesa. Mentre l’attacco è buono, quindi dovremo essere bravi a tenere la partita su un punteggio basso, perchè se li facciamo tirare e il punteggio si alza, diventano temibili. Oggi è molto più importante vincere che giocare bene».

Dunque niente corri e tira, perchè questo alla Bawer riesce bene. Semmai, un altro limite attaccabile è il roster più corto degli ospiti. «Il loro quintetto però è molto valido - chiarisce Praticò -; certo, dietro ci sono solo due-tre rotazioni solo per far rifiatare i titolari e dovremo riuscire a non fare entrare in partita i giocatori che escono dalla panchina. Dovremo cercare di costringere la Bawer a tenere più a lungo possibile i titolari in campo per farli arrivare nel finale stanchi e magari meno lucidi».

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