Barcolana 45, il comportamento di Esimit al vaglio della Giuria

L’organizzazione della regata ha chiesto di verificare quanto accaduto Il presidente della Svbg, Spina: «È inaccettabile il ricorso ad atteggiamenti violenti»

TRIESTE «La Società Velica di Barcola e Grignano ha scritto formalmente alla Giuria internazionale della regata, chiedendo se vi siano - in relazione al comportamento di un mezzo di appoggio dello scafo vincitore - i presupposti per intervenire secondo le norme previste dal Regolamento di regata».

Quanto accaduto domenica subito dopo la chiusura della Barcolana, con il blitz in due atti dei gommoni di Greenpeace organizzato per protestare contro Gazprom, sponsor di Esimit Europa 2, la barca che aveva appena vinto per la quarta vittoria consecutiva la Coppa d’Autunno, non avrà dunque soltanto una coda penale con le denunce a carico degli attivisti dell’associazione ambientalista e dei due uomini dello staff di Esimit protagonisti della coltellata contro il gommone di Greenpeace. No, potrebbe esserci anche un’appendice sportiva: la Giuria internazionale ha già risposto facendo sapere che nel giro di pochi giorni si esprimerà ufficialmente sulla propria competenza in materia.

Ma Vincenzo Spina, presidente della Velica di Barcola e Grignano, ricordando che «quanto accaduto tra un mezzo di appoggio di Esimit e un gommone di Greenpeace è avvenuto dopo la regata e molto al di fuori del campo di regata», prende duramente posizione sul comportamento dei membri dello staff d’appoggio alla barca di Igor Sim›i›: «Per quanto attiene l'aspetto morale e marinaro, la mia posizione da presidente della Svbg e da cittadino - scrive infatti Spina - è di considerare inaccettabile e contro ogni regola del vivere civile, prima ancora che sportivo, il ricorso a comportamenti violenti».

Ma quali sono gli scenari sportivi che potrebbero aprirsi in caso di apertura di un procedimento da parte della Giuria internazionale? Pressochè impossibile, diciamolo subito, una squalifica a carico della barca: la sua vittoria, la quarta consecutiva, alla Barcolana non sarebbe quindi assolutamente in discussione. Molto più probabile, piuttosto, un provvedimento disciplinare a carico del team e quindi a carico del suo leader Igor Sim›i› secondo quella che nel mondo dello sport è ormai nota come “responsabilità oggettiva”. Inoltre, se davvero uno dei due uomini del gommone di Esimit che si sono scagliati con violenza contro gli attivisti di Greenpeace è davvero, come molte indicazioni suggeriscono, un velista, potrebbero scattare provvedimenti disciplinari molto pesanti nei sui confronti.

Lo staff di Esimit, richiesto di un commento su questi ulteriori sviluppi della vicenda non ha ritenuto di emettere alcuna nota, nè ufficiale nè informale.

Intanto, però, sul web sono cliccatissime le immagini video e fotografiche sia della manifestazione di Greenpeace che dell’inconsulta reazione da parte degli uomini di uno dei gommoni d’appoggio del team di Esimit, immagini che si commentano da sole. E questo mentre un seguitissimo sito internazionale dedicato alla vela ha titolato «Captain stabbin’» traducibile in «La coltellata del capitano» mentre un blog nautico nazionale sotto il titolo «Aggressione alla Barcolana» spiega che «un gommone di Esimit ha cercato di affondare un gommone di Greenpeace».

Insomma, una pesante macchia sull’immagine di un team vincente in tutti i mari solcati, proprio mentre l’equipaggio veleggia verso La Valletta da dove sabato scatterà la Middle Sea race, regata che Esimit Europa 2 vuole vincere per la quarta volta consecutiva.

GuidoBarella

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