Balotelli dedica il gol a Davide Astori e attacca i razzisti

Dopo il test con l’Arabia Saudita la squadra a Coverciano Mancini deve preparare la sfida di venerdì con la Francia
Italy's Mario Balotelli in action during a friendly soccer match between Saudi Arabia and Italy, at Kybunpark Stadium, in St. Gallen, Switzerland, Monday, May 28, 2018. (Gian Ehrenzeller/ Keystone via AP) [CopyrightNotice: ?? KEYSTONE / Gian Ehrenzeller]
Italy's Mario Balotelli in action during a friendly soccer match between Saudi Arabia and Italy, at Kybunpark Stadium, in St. Gallen, Switzerland, Monday, May 28, 2018. (Gian Ehrenzeller/ Keystone via AP) [CopyrightNotice: ?? KEYSTONE / Gian Ehrenzeller]

Non è ancora l’Italia di Roberto Mancini, ma intanto non è più l’Italia di Gian Piero Ventura. Ed è già qualcosa. Lo striscione visto in Svizzera con su scritto “Dalla SVentura alla gloria” parte da un dato di fatto e finisce con una speranza, ma d’altronde un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso, come diceva Nelson Mandela. Speriamo.

Da cosa ripartire Al tavolo azzurro non c’è champagne ma almeno un po’ di acqua frizzante. Mancini aveva chiesto ai suoi giocatori di essere sbarazzini, di giocare col sorriso sulle labbra. Per un tempo lo abbiamo visto. Di fronte c’era l’Arabia Saudita, per carità, ma noi siamo quelli che hanno fatto 1-1 a Torino con la Macedonia, che hanno perso con la Svezia, che a un quarto d’ora dalla fine stavano 2-0 in casa col Liechtenstein quando servivano grappoli di gol. Meglio non dimenticarlo.

Proviamo insomma a ripartire da quel primo tempo. Dai guizzi di Balotelli e Insigne, dalla potenza di Pellegrini, magari anche dalla coppia Bonucci-Romagnoli che però dovranno avere ben altri test. Gli esterni Zappacosta e Criscito erano piaciuti proprio tanto, poi però quelle amnesie difensive nel finale hanno frenato l’ottimismo su di loro.

Non c’è tanto materiale, va detto. Mancini dovrà inventarsi qualcosa. Forse l’unico reparto dove abbiamo una discreta abbondanza è l’attacco. Dove Balotelli nelle gerarchie del Mancio ha superato Immobile e Belotti, che pure sono punte di assoluto valore (europeo di sicuro, internazionale ahinoi non lo possiamo sapere). E guardate che Mancini non si sta impuntando su Balotelli perché vuole fare un po’ il fenomeno: no, no, Mancini è convinto al 100% che Mario sia più forte degli altri due.

Balo, Astori e lo striscione Comunque il dopo-partita di Mario Balotelli è durato decisamente di più della partita (58’ prima di uscire per un indolenzimento muscolare). Il tutto naturalmente sui social, dove Mario viaggia a doppiette e triplette quotidiane (ma di tweet). «Lo so che è tardi, lo so che ormai sei la. – ha postato su un social l’attaccante tornato in Nazionale dopo quattro anni – ma sono convinto che là, in alto, oggi la guardavi con mio papà la partita. Questo gol, anche se non vorrà dire niente, anche se non servirà a niente, lo dedico a te #davideastori. Forzaitalia, grazie tutti voi».

Oddio, non proprio tutti. Di certo non a quel tifoso che a San Gallo ha appeso uno striscione con su scritto “Il mio capitano è di sangue italiano”. La replica di Balotelli è arrivata puntuale ma, va detto, è stata pure elegante: «Siamo nel 2018 ragazzi, basta! Svegliatevi! Per favore!».

Niente allenamento La Nazionale intanto è di nuovo a Coverciano. Gli azzurri sono rientrati a Firenze nella tarda mattinata di ieri e resteranno al centro sportivo federale fino a domani quando si trasferiranno in Francia, a Nizza per affrontare venerdì primo giugno la seconda amichevole in programma, quella contro la Francia. Mancini ha annullato l'allenamento inizialmente previsto per il pomeriggio. Da verificare le condizioni di qualche giocatore uscito stanco o acciaccato dal match di lunedì sera, fra questi anche Mario Balotelli. Di certo contro la Francia ci saranno diverse novità. È il momento di capire su chi si può contare.

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