Antiche certezze e nuova fiducia: la Pontoni in B parte con il botto

Grande soddisfazione in casa Falconstar per il successo in casa del Crema. La squadra, pur con tanti innesti estivi, non ha perso la propria identità vincente

MONFALCONE Non poteva esserci esordio migliore, non solo per il rotondo risultato ma anche per l’iniezione di fiducia che un +15 esterno alla prima gara in B della storia societaria può infondere nel gruppo.

Se la trasferta di Crema portava con sè tantissime incognite alla vigilia, ora c’è almeno una certezza, sapere che la Pontoni Falconstar è assolutamente competitiva anche nella nuova categoria. Vero, siamo solo alla prima giornata, bisogna attendere altri test e il quintetto di Crema ha cambiato interamente volto in estate, quindi averlo incontrata all’inizio della stagione è stato sicuramente un vantaggio, ma bisogna anche considerare, d’altra parte, che alla Pontoni mancavano due pezzi da 90 come Colli e Casagrande e che dunque i margini di miglioramento sono ingenti, a livello di qualità, fisicità e lunghezza della rosa. Proprio quest’ultima caratteristica sembra già essere un punto di forza della Falconstar: con un under “sui generis” come Matteo Schina, nazionale Under 18 e già dominante in cabina di regia assieme al solito fantastico Scutiero, e altri ragazzi capaci di tenere tranquillamente il campo in categoria (45’ in campo totali per il trio Gobbato-Giustolisi-Candotto, quest’ultimo partito in quintetto base e autore del primo canestro della Pontoni in serie B) il team monfalconese ha tante armi a disposizione per tenere il più alto possibile il ritmo della gara, continuando quindi sulla falsariga del sistema di gioco che tante soddisfazioni ha dato nella scorsa stagione.

«Ci siamo portati dietro le nostre migliori caratteristiche – ammette coach Tomasi –: la panchina lunga, l’efficacia di un gioco di squadra capace di distribuire al meglio tiri e responsabilità, la maturità tattica, visto che siamo riusciti a trovare un’alternativa all’assenza dei due lunghi puntando sui 3 piccoli, assetto che ha pagato grazie alla perfetta interpretazione dei singoli, compreso Andrea Schina che ha giocato una grande partita da numero 4. Abbiamo giocato un’ottima gara di squadra, altro segnale di continuità rispetto al recento passato».

La Pontoni non ha risentito dello scotto dell’esordio se non per qualche sbavatura nei primi minuti («Un po’ di tensione c’era, ma l’abbiamo trasformata in tensione positiva» spiega il tecnico) ma ha poi trovato il ritmo e l’ha tenuto fino alla fine. E così sono emerse le prime indicazioni tecniche, a iniziare dal fatto di poter contare su un altro playmaker di livello top, un Matteo Schina che sembrava… Scutiero per le qualità realizzative abbinate a quelle di pura regia. Quando i due hanno giocato insieme è stato Scutiero a spostarsi nel ruolo di guardia e questo sarà il canovaccio di qui in avanti. Un’altra è la conferma di una squadra che dopo la mezza rivoluzione estiva non ha perso qualità in attacco (72 punti in trasferta alla prima gara è un buon bottino) ma contemporaneamente ha aumentato quella difensiva grazie soprattutto ai chili e all’esperienza del nuovo duo Zambon-Medizza sotto i tabelloni. Se pensiamo che a loro si aggiungerà già da domenica anche Colli, altro principe della difesa, ecco che proprio la difesa potrà essere il perno fondamentale nel percorso stagionale. —


 

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