America’s Cup La grande vela ritorna a Venezia

VENEZIA. Arriva la grande vela a Venezia, ed è andata e ritorno dall'America's Cup, un viaggio lungo vent'anni, dal 1992 al 2012. L'andata: vent'anni fa, Raul Gardini, socio della Compagnia della Vela di Venezia, partiva dalla Compagnia della Vela con il suo Moro di Venezia, vinceva la Louis Vuitton Cup e si conquistava il diritto, primo team italiano nella storia, di attaccare la Coppa America. Fu una rivoluzione in Italia: il Moro fece breccia entrando dalla televisione nelle case, cambiando per sempre la popolarità della vela in Italia.
Vent'anni dopo, il ritorno: il Moro è ormai storia, le varie edizioni della barca sono disseminate nei porti del Nord Adriatico, una è anche a Porto San Rocco, a Muggia, icona di una vela quasi demodé. A Venezia, arrivano i catamarani per la regata più multimediale ed “esperienziale” in preparazione della prossima America's Cup, un lungo prologo che prevede sei tappe in due anni.
A Venezia, dove non mancano velisti, profonda tradizione marinara e passione per le sfide, arrivano multiscafi avvenieristici, e sono attese oltre 600mila persone, attratte dalla vela stile Formula 1, ma anche dall'apertura dell'Arsenale, che da sabato al 20 maggio si trasformerà in un Villaggio dedicato alla Coppa America. Venezia e i catamarani AC45 stanno bene assieme: tradizione e futuro, capacità di innovare su radici antiche sono la comune metafora per un evento che, è già un fatto, è da tutto esaurito.
L'Andata e il ritorno dall'America's Cup l'ha confezionata anche la Compagnia della vela di Venezia, presieduta da Giorgio Orsoni, il sindaco della città: «Venezia non sarà però solo palcoscenico dell’evento, ma co-protagonista, avendo messo a disposizione spazi ricchi di storia come l’Arsenale», commenta, perfettamente incastonato nel doppio ruolo di primo cittadino e determinato appassionato di vela.
Da ieri l'altro, intanto, i catamarani AC45 hanno il permesso di allenarsi in mare e in laguna, prendere confidenza con la particolarità, l'emozione e la difficoltà di dover regatare di fronte a piazza San Marco, e non solo in acque aperte, oltre la bocca del porto.
Per tutti gli appassionati, sarà una settimana di grande vela, a terra all'America's Cup Village, e in mare: si inizia a regatare il 12 e 13 maggio con la City of Venice regatta, tre prove di match race e regate di flotta al giorno, e una regata finale di “long distance”, con arrivo nel Bacino San Marco e montepremi da 50mila euro.
Il 14 e il 15 maggio gli equipaggi resteranno a terra, e Venezia proporrà una serie di eventi collaterali legati alla navigazione, dalle vele al terzo alla voga alla veneta, mentre il 16 maggio si svolgeranno regate di allenamento. Si entra nel vivo, con le regate valide per le World series, a partire dal 17 maggio e fino al 20, tre giorni di prove tra flotta e match race visibili da terra, perché si regaterà in laguna, attraverso anche una serie di maxischermi (uno anche galleggiante) e dal mare, in aree risevate per le imbarcazioni del pubblico.
Il team da battere è italiano, ma non parla veneziano, è Luna Rossa, e questa è tutta un'altra storia. Intanto, Venezia la bellissima, attende e ospita guardando al futuro, perché la volontà di essere protagonisti in una battaglia navale tra questi cittadini di mare, non è mai doma, né sopita.
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