Alma Trieste-Kontatto Bologna, ecco gara 2 LIVE TWEET DALLE 20

TRIESTE. La partita più importante. In una serie al meglio delle cinque partite la seconda ha un ruolo fondamentale. E l’Alma lo sa. Riuscisse stasera - attenzione, si gioca con inizio alle 20, in diretta Sky Sport 2, mezz’ora prima rispetto a lunedì scorso - a bissare l’exploit di gara1, darebbe una svolta alla serie di semifinale, andando poi sabato al palaDozza con animo leggero e caricando invece di pressione la Kontatto Fortitudo Bologna.
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Il senso del confronto di stasera è già stato anticipato da Matteo Boniciolli nel dopopartita dell’altra sera. «La sconfitta con l’Alma è stata simile al primo incontro con Agrigento». Promemoria per i distratti: la prima sera in Sicilia l’aquila biancoblù ne buscò 100. Due giorni dopo concesse alla banda di Ciani 51 punti, quasi la metà. Una constatazione che sembra anche un’anticipazione sul tipo di gara che gli emiliani vorranno impostare: enorme pressione difensiva sin dal primo possesso per impedire ai biancorossi di ragionare. Intensità da play-off all’ennesima potenza. Di conseguenza, un approccio soft all’avvio di gara2 da parte dell’Alma rischierebbe di trasformarsi in un harakiri.
Per usare un’espressione cara a coach Dalmasson sarà in sostanza un altro esame di maturità. Quanto la squadra ci tenga a vivere quest’avventura nei play-off lo si è capito abbondantemente all’Alma Arena: l’impiego di Green era in forse sino a un paio di giorni prima del confronto e invece l’esterno Usa ha risposto con quasi 24 minuti in campo e impegno totale, Parks sembra aver destinato proprio ai play-off la parte migliore della sua stagione.
Un’occhiata ai numeri, per trovare la conferma: media punti in campionato 14,2, nella post season 17,9, falli subiti prima 2,7 e ora 3,8, percentuale da tre punti 22% prima, 48 (!) adesso. D’accordo, i numeri non sono tutto - un esempio è Alessandro Cittadini cui le cifre di gara1 non rendono assolutamente giustizia al valore della prestazione - ma il cambio di passo da parte di “Picasso” è innegabile. Così come la crescita di Baldasso: prima le strisce migliori le firmava sulla spinta di un buon parziale di squadra, adesso non arretra di fronte alla responsabilità di tiri pesanti in frangenti decisivi. Una grande squadra non nasce del resto dall’oggi al domani. Lo fa passo dopo passo, credendoci.
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