Alma e Dalmasson verso la riconferma fino al 2022

TRIESTE È stata la giornata dell’assemblea di Lega, confronto intermedio ma fiume per definire le linee guida per il futuro con il denominatore comune di aumentare le garanzie preventive; l’annata tumultuosa con le questioni di Cantù, di Torino, di Avellino, non ha lasciato indifferente il presidente della Lega Bianchi. Ma nel basket di serie A tengono banco anche i rumors sul fronte degli allenatori. E una delle indiscrezioni riguarda in particolare l’Alma ed Eugenio Dalmasson.
Il tecnico mestrino infatti sta per allungare il record di permanenza sulla panchina biancorossa in seguito a un incontro con il presidente dell’Alma Pallacanestro Trieste Luigi Scavone. Obiettivo: pianificare concretamente il prolungamento sino al 2022 (il coach è già legato al club fino al 2020), un autentico record se si pensa alla logica italiana dei cicli di tre/cinque anni.
Se si materializzasse questa volontà il tecnico veneto - che diverrebbe secondo i rumors una sorta di plenipotenziario tecnico con la possibilità di scegliere se completare il ciclo in panchina o avere un ruolo dirigenziale - sarebbe 12 anni consecutivi alla guida triestina, un testa a testa con la gestione cittadina da sindaco di Roberto Dipiazza.
Per chi come Dalmasson vive una serena permanenza a Trieste, altri sono sulla graticola: coach Pino Sacripanti, dopo le ultime non esaltanti prestazioni della Virtus Bologna, ha le ore contate; fino a due giorni fa pareva che dovessero essere decisive per il suo futuro le trasferte di Cantù e Torino. Ma la svolta è invece immediata con l’arrivo di un nome pesante, quello di Sasha Djordjevic.
I tempi sono stretti, c’è la necessità del placet anche della federazione serba, ma il tavolo della trattativa è ben avviato, tanto che in casa di risposta affermativa, Djordjevic potrebbe allenare la squadra già nella trasferta di coppa a Le Mans.
Ulteriore elemento che confermerebbe tumulto in casa felsinea l’uscita di scena del ds Marco Martelli, allontanato da Alessandro Dalla Salda per divergenze sui programmi societari. Che il loro rapporto non fosse mai decollato era palese, divenuto insostenibile dopo gli ultimi rovesci della squadra in campionato.
Sempre nei piani alti della serie A, si vocifera di qualche “mal di pancia” del patron dell’Umana Luigi Brugnaro verso coach Walter De Raffaele. Il vulcanico presidente e sindaco non sembra aver gradito le balbettanti uscite della sua Reyer Venezia, anche se il problema in laguna forse è riferito più ad alcuni giocatori (non a caso si cerca un lungo con attitudini difensive) che al timoniere.
Chi sembrava invece spacciato dopo l’infausta partita casalinga proprio contro l’Alma Trieste, cioè coach Alessandro Ramagli, ha avuto garanzie pubbliche da parte della società pistoiese, sensibile al fatto di dare il tempo necessario all’allenatore per ri-amalgamare un gruppo nuovo.
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