Allianz Trieste, prova di maturità con Brescia
TRIESTE. Spietata. Cinica. Magari senza perdere il sorriso. Ma lucida e inesorabile. L’Allianz d’ora in poi dovrà essere così. Perchè essere sesti a 18 punti significa dover correre per i play-off e ogni scontro diretto lungo la strada è un’occasione da non sprecare.
Domenica 7 febbraio alle 12, ora inconsueta anche se non è una novità assoluta, ariva all’Allianz Dome la Germani Brescia. Occhio, ha sei punti in meno e nell’ultimo turno si è arresa in casa a Treviso ma una scorsa al roster ha capire subito che la classifica sconta una partenza difficile. Crawford è quello che nei play-off di due anni fa trascinò Cremona eliminando Trieste, Moss è una garanzia del campionato italiano, Bortolani uno degli emergenti più interessanti e Luca Vitali, anche se deve dividere il minutaggio con Chery, ha punti nelle mani, leadership e visione di gioco da scriverci un manuale. Molte le soluzioni a disposizione di Buscaglia, dalla solidità di Burns e Sacchetti, alla voglia di convincere da parte dei nuovi arrivati Wilson e Willis, alla vena realizzativa di Kalinoski che da tre si prende cinque tiri a partita con il 46,8 e non dite poi che non vi abbiamo avvertito.
La lettura del match in casa biancorossa stavolta è affidata a Franco Ciani, assistent di Eugenio Dalmasson. «È tempo di dare un’altra prova di maturità: la grande difficoltà sarà il fatto che tutti quanti ora hanno aspettative più alte nei nostri confronti e che oggettivamente rispettare tali aspettative diventa ancora più impegnativo».
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