Acegas contro un Trento nuovo di zecca

A Bernardi mancherà Colli, con i muscoli affaticati. Confermato il giovane play Bonetta
TRIESTE
Acegas Trieste-Bitumcalor Trento chiude stasera (palla a due al PalaTrieste alle 20.30) il turno d’andata della seconda fase della Coppa Italia. Una partita interessante, fra due squadre che pochi mesi fa si erano sfidate per l’accesso alla finale playoff e che oggi avranno molte facce diverse sul parquet rispetto a quei due match di maggio. Quella volta vinsero i biancorossi, condannando i trentini a un altro anno di purgatorio in B Dilettanti, Vittoria inutile, in questo senso, poichè le Aquile sono state ripescate (così come Riva del Garda, peraltro) e dunque non soltanto in questa doppia partita di coppa saranno di fronte all’Acegas, ma anche in campionato.


Per la partita di stasera Bernardi non potrà disporre dell’ala-pivot Colli, che soffre di un affaticamento muscolare alla gamba sinistra e non si è allenato per niente in questa settimana. Al suo posto il tecnico convocherà uno fra Andrea Coronica, Marco Catenacci e Marlin Medizza, questi ultimi due entrambi classe ’92, da quest’anno aggregati alla prima squadra. E con il prescelto ci sarà di nuovo anche Luca Bonetta, l’altro ’92 che ha esordito, e bene, sabato scorso contro Jesolosandonà. Per il resto la squadra è al completo, ci sarà anche Benevelli che sta riuscendo ad allenarsi senza problemi.


Di fronte i biancorossi troveranno una squadra che non ha nulla a che vedere con l’avversaria della scorsa stagione. Un tornado è passato dal PalaTrento e ha spazzato via tutto. Come Trieste l’anno scorso, anche la squadra bianconera è stata rifondata dalle basi, dopo aver mancato nelle ultime 4 anni quella promozione che inseguivano ogni anno. L’unico superstite rimasto è il giovane playmaker di riserva Samuele Vettori, gli altri tutti via. Via il tecnico Marco Rota, via il capitano Milone, il play Fossati, il superpagato pivot Politi, il folletto nero Emejuru, Gallerini, Cupello, Anselmi. Tabula rasa.


«La squadra di Trento è tutta nuova - spiega Massimo Bernardi - ma i nuovi arrrivati sono tutti giocatori di talento». Ci sono due giovani figli d’arte, Stefano Gentile playmaker come papà Nando e l’ala-pivot Nicola Natali, buon prospetto. C’è la guardia-ala Fernando Becerra, attaccante di grande valore e l’esterno Ghedini, un ottimo tiratore. Sotto canestro, poi, c’è l’esperienza di Francesco Ferrienti, Fabrizio Facenda e della vecchia conoscenza Alberto Barbieri, che giocò nell’Acegas diB1 con Steffè in panchina che disputò i playoff promozione nella stagione 2005-2006. Ma soprattutto Vincenzo Esposito in panchina, come capo allenatore. «È stato grande come giocatore e personaggio - sostiene Bernardi - avrà sicuramente maturato l’esperienza giusta guidare una squadra dalla panchina».


Se con la Fortitudo il passaggio di turno sarebbe stato pressochè impossibile, con Trento la partita qualificazione è aperta. «Aldilà della qualificazione, che conta fino a un certo punto - dice il coach romagnolo - ciò che ci interessa è che essendo Trento una avversaria con la quale dovremo confrontarci anche in campionato questa doppia sfida diventa un test molto probante. Noi dobbiamo migliorare in difesa, nella pressione sulla palla e resistere nell’uno contro uno, senza farci superare com’è accaduto sabato scorso. Dobbiamo avere la percezione della partita che contro Jesolo c’è un po’ mancata».
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