Abel Gigli, dall’Nk Nova Gorica alla prima vittoria con la Somalia passando per la A italiana

TRIESTE. Cosa unisce la prima storica vittoria della Somalia in una partita delle qualificazioni mondiali di calcio alla realtà transfrontaliera di Gorizia e Nova Gorica? Una vicenda multiculturale.
Il minimo comune denominatore risponde infatti al nome di Abel Gigli, 29enne difensore della Nazionale africana: per tre quarti somalo e un quarto italiano (la mamma è del Paese del Corno d'Africa, il papà è nato da padre italiano e madre somala), cresciuto in Lombardia, Gigli nella stagione 2013/2014 ha vestito la maglia dell'Nk Gorica, centrando la vittoria in Coppa di Slovenia grazie anche ai gol di un nome noto al calcio italiano, quello di Gianluca Lapadula, centravanti che fu capocannoniere poi in serie B col Pescara e attaccante del Milan, oggi al Lecce.
Gigli, in quell'annata, oltre ai campi di calcio di Nova Gorica e dintorni ebbe modo di conoscere anche la vicina Gorizia: a testimonianza di ciò sul suo profilo facebook c'è una bella foto di lui con il Trgovski Dom (uno degli edifici di riferimento in città per la minoranza linguistica slovena) sullo sfondo. Un'immagine che può essere evocativa: il figlio di una società multietnica in una città che da sempre si abbevera della mistura di culture. La positiva avventura professionale di Gigli a cavallo dell'ex confine fu propedeutica alla chiamata del Crotone in B l'anno successivo, prima di fare ritorno nella massima divisione slovena con l'acquisto da parte del Maribor, per un campionato concluso al secondo posto. La carriera di Gigli, che nel 2010 aveva debuttato in A con la maglia del Parma in un match contro il Bologna, proseguirà tra D e C con le casacche di Lupa Roma e Gozzano: e, in attesa di un nuovo club, si è tolto una grande soddisfazione personale con il debutto con la maglia della Somalia nello storico match vinto dalle Ocean Stars (questo il soprannome della Nazionale di Mogadiscio) nella gara d'andata contro lo Zimbabwe, disputatosi sul neutro di Gibuti: un 1-0 che Gigli e compagni dovranno difendere oggi nel ritorno previsto ad Harare, capitale del Paese guidato fino a pochi giorni fa da Robert Mugabe, scomparso lo scorso 6 settembre. Abel ed il suo sangue misto, ne siamo sicuri, avranno il tifo anche della transfrontaliera Gorizia. —
Matteo Femia
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