A Trieste ippica al buio: cancellate due classiche
TRIESTE. Due gran premi, il "Presidente della Repubblica" riservato a cavalli di quattro anni, e il "Regione", per quelli di tre, cancellati. Una secca riduzione del monte premi, che è l'ossigeno per proprietari e driver.
La riduzione delle giornate di corse, che comporterà, quest'estate, la sospensione dell'attività per più di due mesi, con il rischio di far disamorare anche gli ultimi appassionati che ancora frequentano l'ippodromo.
È buio pesto per il trotto triestino e per l'ippodromo di Montebello, proprio in prossimità di una data storica per il più vecchio impianto sportivo della città: il prossimo settembre la pista di piazzale De Gasperi festeggerà i 125 anni dalla sua inaugurazione.
Le notizie delle novità sono piombate come una mazzata sui driver che ogni giorno lavorano nell’impianto di Montebello. «Questa è l'ennesima beffa - tuona Nicola Esposito, il veterano dei guidatori di Trieste - che ci rifila la Nord Est ippodromi (la spa che ha in gestione l'impianto triestino e quello di Treviso, dove si corre sia al trotto sia al galoppo, ndr). Guarda caso - precisa - a noi tolgono due gran premi e a Treviso ne attribuiscono uno nuovo. Come dire che Montebello e la sua storia non contano più».
Prosegue Nicola Esposito: «La riduzione delle giornate di corse e del montepremi rappresentano poi una vera e propria mazzata. Correre di meno e per meno soldi significa guadagnare di meno, con pesanti riflessi sull'indotto dell'ippodromo triestino e comporta il rischio che quei pochi proprietari che ancora ci sono si raffreddino definitivamente. Tutto questo - conclude Esposito - senza tenere conto che Montebello è uno degli ippodromi italiani che tuttora registra un elevato volume di gioco, certamente molto più della pista di Treviso».
Replica il direttore della Nord Est ippodromi, Stefano Bovio: «Le decisioni sul montepremi e sul numero delle giornate non le prendiamo certo noi - spiega - semplicemente Montebello è una pista da 800 metri e al ministero competente si tende a favorire quelle da mille, come per esempio Treviso. Per quanto concerne la prolungata sospensione dell'attività nella prossima estate - aggiunge - stiamo pensando a un progetto in base al quale i guidatori di Trieste potranno portare gratis i loro cavalli a correre a Treviso. Mi sembra un buon modo - conclude Stefano Bovio - per venire incontro alle esigenze di chi opera a Montebello».
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