La Triestina ricade in basso: netto ko ad Arzignano
Batosta per 3 a 0 dopo le tre eccellenti prestazioni dell’era Tesser
ARZIGNANO-TRIESTINA 3-0
Marcatori: pt 2’ e 44’ Lunghi, st 22’ Cerretelli
Non era facile rialzarsi ma è stato facile ricadere. Dopo le tre eccellenti prestazioni dell’era Tesser arriva una scoppola che poteva starci, anche se le dimensioni non erano prevedibili. Tesser è bravo ma non può fare i miracoli specie quando la squadra regala un gol all’avversario (Struna al 2’)e l’arbitro ci mette del suo sul secondo gol (quello della doppietta di Lunghi). Ma a metterci del suo innanzitutto c’è la Triestina che non sa affrontare la partenza veloce e il pressing dei vicentini e non sa affondare nei frangenti nei quali evidenzia la sua superiorità nel gioco. Il terzo gol di Cerretelli su punizione sigila una caduta che fa male. L’annus horribilis si chiude con un’altra sconfitta di una sequenza lunghissima. Non resta che voltare pagina. Da gennaio bisognerà correre. E tanto.
LA FORMAZIONE
Tesser non cambi né formula, né uomini rispetto al trittico che ha portato in saccoccia ben 7 punti. L’unico avvicendemanto è dovuto all’infortunio di D’Urso. Ma anche in questo caso non ci sono voli pindarici con la conferma di El Azrak come naturale vice del giocatore laziale. Davanti confermatissima la coppi composta da Olivieri e Vertainen.
FALSA PARTENZA
La Triestina stavolta parte ad handicap. Non per merito dell’Arzignano ma per un regalo concesso da Struna a Lunghi: lo sloveno appoggia malissimo la palla verso Roos e l’attaccante dell’Arzignano supera il portiere. Padroni di casa subito in vantaggio. Il raddoppio potrebbe arrivare al 7’ con la difesa ancor poco concentrata ma è Roos a compiere una parata delle sue sul diagonale di Cariolato. L’Unione non riesce a entrare in partita sente indubbimente il peso della situazione. All 10’ Lakti dalla distanza sfiora il palo alla sinistra della porta alabardata. Il pressing alto dei giallo celesti non dà respiro al centrocmpo di Tesser. La Triestina mette la testa fuori dal guscio al 15’ con assist di Vallocchia per l’inserimento di El Azrak il portiere interviene con buon riflessso.
GIOCO DI RIMESSA
La squadra di Bianchini può muovers come predilige coprendo gli spazi e cercando di ripartire. Difficile trovare spazi per affondare. Correia e compagni alzano comunque il barcientro e cominciano a occupare la metà campo dei vicentini. Insomma gli alabardati prendono coraggio e qundo verticalizzano mettono in difficoltà i padroni di casa.
OCCASIONE E RADDOPPIO
E al 39’ dopo splendida azione corale il colpo di testa di Vertainen è neutralizzato da Boseggia. E’ l’occasione migliore della prima frazione.
E invece arriva il raddoppio dell’Arzignano Lughi fugge sul filo del fuorigioco (sospetto) e infila ancora in diagonale Roos al 44’. Match più che in salita per l squadra di Tesser.
I CAMBI E LA FIAMMATA
Tesser non indugia: toglie dal campo uno Struna frastornato e inserisce Bianconi mentre Attys fa la staffetta con Braima per una maggior spinta offensiva a centrocampo. L’Unione spinge e Olivieri si mangia una ghiotta occasione al 3’ e dopo 2’ una bordata di Vllocchia è respinta con ottimo intervento da Boseggia. L’Arzignano come logico alza la trincea e per una squadra come l’Unione con le punte non abili in area diventa problematico trovare la porta. Tesser a sopresa si gioca la carta Vicario ad avicendare El Azrak.
PARTITA CHIUSA
Dopo 20’ di dominio alabardato ma sterile arriva la punizione che mette un sepolcro sul match. La parabola di Cerretelli è perfetta e Roos non ci arriva. Punizione pesante, anche troppo. Tesser fa entrare anche Krollis e Jonsson per uno spento Vertainen e un Vallocchia affaticato. Ma ormai è finita. Così come finisce un anno davvero disastroso. Da dimenticare, partire dal match del 4 gennaio con la Clodiense
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