Triestina calcio, la lotta per la salvezza è in salita

TRIESTE La classifica della Triestina è sotto gli occhi di tutti. Con appena 10 punti dopo dodici giornate, la squadra alabardata è al terzultimo posto, in piena zona salvezza, sotto di ben cinque lunghezze alla quota che permetterebbe di evitare i play-out. E bene ha fatto Pavanel ad avvertire tutti di calarsi al più presto in questa realtà.
L’aspetto più preoccupante, è che finora non c’è stato un solo aspetto del rendimento dell’Unione a cui aggrapparsi, un settore che abbia funzionato meglio degli altri.
Perfino la tradizionale scossa del cambio panchina non è arrivata, anche se Pavanel ce la sta mettendo tutta e i miglioramenti nel gioco e nell’atteggiamento si erano visti, prima del nuovo capitombolo con la Pro Patria. E a certificare la situazione sono dei numeri impietosi, sia nel confronto con le altre squadre del girone sia rispetto ai passati campionati.
ATTACCO Una delle cifre che balza maggiormente all’occhio è il pessimo rendimento offensivo. Dopo il mercato estivo, con l’arrivo degli esperti Ganz e Minesso supportati da giovani di belle speranze come Petrelli e Adorante, non si pensava una Triestina così sterile. E invece l’Unione ha messo finora a segno 11 reti in 12 partite (di media nemmeno un gol a match), risultando la penultima del girone. Solo la Virtus Verona ha fatto peggio con appena 7 reti segnate. Finora il peggior risultato dal ritorno in serie C si era avuto la scorsa stagione con 13 gol e quella precedente con 14, mentre negli altri anni dopo dodici giornate si viaggiava già tra i 19 e 20 gol messi a segno.
DIFESA Non va molto meglio nel reparto arretrato. La Triestina ha 19 reti al passivo, un dato che la pone al terzultimo posto delle difese del girone, assieme a Pro Sesto e Trento. Peggio hanno fatto solamente Piacenza (25 gol subiti) e Mantova (22). Anche in questo caso è abissale la differenza di rendimento rispetto agli anni precedenti dopo dodici giornate: finora il peggior risultato era stato quello del 2019/20 con 15 reti al passivo, per il resto si era fatto sempre meglio, fino alle 10 reti nella stagione 2018/19.
CLEAN SHEET Ma il vero grande problema è che in queste prime dodici giornate la Triestina ha preso sempre gol. Un record negativo pesantissimo, perché nessun clean sheet significa partire sempre un gol sotto. Non c’è stata partita, nonostante due ottimi portieri come Pisseri e Mastrantonio, in cui la porta non sia stata violata. Ci si è andati molto vicino solo nel successo contro il Mantova, prima del rigore decisamente generoso concesso ai virgiliani. Per il resto troppi errori e disattenzioni hanno letteralmente regalato gol agli avversari.
FATTORE CAMPO Per la Triestina non fa nemmeno molta differenza il fattore campo. Il rendimento casalingo è largamente insufficiente come dimostrano le 3 sconfitte in 6 partite, ma almeno grazie alle due vittorie sono arrivati 7 punti, dato che pone gli alabardati al sestultimo posto. Disastroso invece il rendimento esterno: nelle sei trasferte giocate finora sono arrivati solo 3 punti, frutto di tre pareggi. Un misero bottino che pone l’Unione al terzultimo posto del girone, hanno fatto peggio solo Pergolettese e Mantova. Inoltre al Triestina è tra le cinque squadre che finora non hanno ottenuto successi esterni.
VITTORIE Due vittorie in 12 partite sono nettamente il dato peggiore dal ritorno in serie C: nel primo anno e nell’ultimo a questo punto della stagione si era giunti a 4 successi, in tutti gli altri le vittorie erano già state 6, ovvero metà dei match giocati.
PUNTI Con queste premesse, inutile ricordare come i 10 punti rappresentino di gran lunga il peggior risultato dal ritorno in C a questo punto della stagione: finora il più negativo era stato quello dello scorso anno con 16 punti, il migliore quello del 2018/19 con 22 punti.
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