Triestina calcio, il ko con l’Atalanta U23 non deve spaventare

La corsa alla salvezza diretta rimane un obiettivo fattibile

Antonello Rodio
L’undici iniziale dell’Unione con la Dea. Foto Mariani/Lasorte
L’undici iniziale dell’Unione con la Dea. Foto Mariani/Lasorte

Attilio Tesser lo aveva già detto in fase di presentazione della partita con l’Atalanta U23: se pur tenendo un ritmo da capolista la salvezza diretta per la Triestina resta ancora lontana, bisogna mettersi in testa che raggiungere il traguardo sarà dura considerato da dove si partiva, e che bisogna restare concentrati esclusivamente su questo obiettivo.

Anche perché poi accadono partite come quella a Caravaggio, dove per lunghi tratti si domina al cospetto di una squadra molto forte come l’Atalanta U23, si creano caterve di occasioni da rete e poi per qualche rimpallo sfortunato si finisce per perdere. Episodi così, nel lungo percorso di risalita, vanno messi in conto. L’importante è continuare a fornire prestazioni convincenti perché si è visto che con quelle quasi sempre si esce dal campo vincenti.

Con una battuta d’arresto è inevitabile che ora il traguardo salvezza a livello numerico sia un passettino più lontano, 6 punti rispetto ai 5 di prima di questo turno, anche se questo non deve allarmare. Il tutto è frutto della serie di risultati dell’ultimo turno, alcuni favorevoli all’Unione, altri decisamente meno.

Certamente i successi di Pro Vercelli e Giana Erminio hanno ulteriormente allontanato quelle due squadre dagli alabardati, ma ci sono le sconfitte di Pro Patria e Caldiero Terme che hanno mantenuto queste ultime due formazioni sotto l’Unione.

C’è stato poi il capitombolo interno della Pergolettese con l’Albinoleffe, a causa del quale ora Lambrughi e compagni sono quintultimi e quindi sono scivolati nuovamente in zona play-out.

C’è stato a dire il vero anche il ritorno alla vittoria della Clodiense col nuovo allenatore Tedino, ma francamente la Triestina vista a Caravaggio non deve più preoccuparsi delle eventuali rimonte del fanalino di coda.

E poi c’è stato forse il risultato più importante, il pari del Lecco con il Novara: i blucelesti lombardi ora sono la prima squadra in classifica appena sopra i play-out, insomma quella sulla quale si misura la quota salvezza. I 6 punti che distanziano la Triestina dalla salvezza diretta sono proprio quelli che la separano dal Lecco, che poi è la squadra che domenica arriverà allo stadio Rocco per sfidare gli alabardati (inizio alle 17.30).

Ecco perché la gara di domenica riveste a questo punto un’importanza fondamentale per la risalita dell’Unione, che in caso di vittoria risucchierebbe nel vortice di coda una formazione che fino a qualche tempo nessuno avrebbe pronosticato come pericolante. Non solo, visto che la Pergolettese gioca a Salò con la Feralpi (lo farà già venerdì sera) ed è improbabile che vinca, la Triestina in caso di successo sul Lecco potrebbe trovarsi addirittura a soli tre punti dalla salvezza diretta.

Una ghiotta occasione da sfruttare, visto il momentaccio dei lombardi allenati da Gennaro Volpe, che hanno guadagnato appena 2 punti nelle ultime cinque partite. Al di là di questo scontro diretto, va considerato che mancano ancora tante partite, quindici, e la Triestina ha la consapevolezza che se andasse avanti con la media tenuta finora da Tesser (1,85 punti a partita), andrebbe ben oltre la probabile quota della salvezza diretta. Quindi qualche inciampo per strada può starci, un incidente di percorso rientra è fisiologico, a patto però di tenere la barra dritta e riprendere subito a macinare punti. A partire da domenica con il Lecco . —

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