Calcio, la Triestina irregolare: scatta la procedura verso la penalizzazione
Il presidente: «Non abbiamo pagato in tempo le imposte da saldare entro il 16. La colpa è mia». Martedì scatterà la procedura che porterà alla penalizzazione
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«La Triestina non ha rispettato i termini federali per il pagamento delle imposte. Sono stati versati solo gli emolumenti dei tesserati. La responsabilità è tutta mia».
Il presidente Ben Rosenzweig ci mette la faccia e si mette a protezione della sua società e dei suoi collaboratori. Un mea culpa nobile e diretto, senza se e senza ma. Ma l’assunzione di responsabilità apprezzabile non modifica la realtà. Anzi certifica che l’Unione è inadempiente, almeno per una parte delle disposizioni federali, e la Covisoc passerà la documentazione alla Procura federale per il deferimento.

La sanzione più probabile, se in effetti risulterà il mancato pagamento soltanto dell’Irpef, sarà di un -2 (cioè la pena minima, oltre a inibizioni ecc.) in classifica anche se come dice Rosenzweig «siamo in contatto con Figc e Lega e attendiamo loro comunicazioni».
Per i tifosi, la squadra, Tesser, Delli Carri e tutto il gruppo resta comunque una mazzata che frustra una parte del lavoro e dei risultati ottenuti con fatica sul campo. E anche l’immagine della società non ne esce fuori bene anche se è sempre meglio confessare che negare l’evidenza.

Ma perché un club irrorato in un anno e mezzo con oltre 20 milioni dal fondo Lbk che ne detiene la proprietà, è arrivato al punto di non versare un cash da 600-700 mila euro? È stata una svista tecnica o una mancanza di liquidità?
«Lbk non è mia ma sono io a decidere dove indirizzare gli investimenti. Io ho sbagliato la pianificazione e i capitali degli investitori non sono arrivati in tempo in Italia (entro la dead line del 16 febbraio ndr) per adempiere al pagamento delle imposte».
Tra gli investitori in Lbk Triestina Holdings c’è anche Craft LLc. «Craft Llc è uno degli investitori che ha espresso l’intenzione di investire ancora e di più nel club» ha risposto il presidente della Triestina.
Il video:
Un errore di pianificazione che investe di responsabilità anche chi lavora in Triestina? «La responsabilità è tutta mia, l’organigramma resta inalterato».
Posizione comprensibile anche perché eventuali decisioni che non sembrano all’orizzonte si consumano in famiglia. «Questo errore non significa che il fondo si allontana dalla Triestina. Abbiamo investito già molti milioni di euro e sono ancora convinto, ora più che mai con la squadra che sta raccogliendo buoni risultati, che il nostro investimento a Trieste ha grandi potenzialità per avere successo».
L’inadempienza del club tuttavia pesa sulla squadra e crea una profonda frustrazione in una tifoseria che si sta riavvicinando al al gruppo alabardato dopo la frizione e le contestazioni interrotte dall’arrivo dell’allenatore Tesser.
Rosenzweig se ne rende conto. «Sono pienamente consapevole e mi prendo le responsabilità dell’errore commesso e delle sue conseguenze. Trieste è per me una seconda casa e questa situazione mi fa molto male ma darò tutto me stesso per far crescere la Triestina. Dico ai tifosi di prendersela con me e di restare vicini alla squadra».
La cacciata incomprensibile di Tesser un anno fa, quella mai motivata del diesse Donati, i cambi di allenatori, il caso Olivieri (e il punto di penalità), il pasticcio dell’amichevole di Ravascletto e soprattutto un rendimento avvilente e sconcertante maturato da un team con uno dei budget più alti della categoria sono evidenze che inchiodano il club alle sue responsabilità in tutte le sue componenti.
Ma è bastato fare una mossa azzeccata con l’arrivo di Delli Carri e il ritorno di Tesser (e di un po’ di giocatori) per ridare entusiasmo alla piazza. Martedì arriveranno le risultanze della Covisoc, poi si dovrà aspettare l’iter federale per sapere l’entità del danno. Ci sarà poi da segnarsi la data del 16 aprile, altra dead line per le pendenze di febbraio e marzo, così da non sbagliare pianificazione.
Questa vicenda servirà da lezione a Rosenzweig e ai suoi collaboratori? È l’auspicio di tutti. Una volta per tutte.
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