Triestina calcio, i nuovi sono i meno impiegati dai mister
Nella prima metà di stagione, dopo Roos, il più presente è Correia. Poco utilizzati fin qui gli innesti di questa estate
![Omar Correia è stato, dopo il portiere Roos, il giocatore alabardato finora più utilizzato foto Mariani/Lasorte](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/1g6rug8o1vh694gvril/0/copia-di-copy-of-lasorte-trieste-21-12-24-serie-c-arzignano-triestina.webp?f=16%3A9&w=840)
TRIESTE Poche volte il minutaggio registrato alla pausa delle festività (quando si è giocato tutto il girone di andata più la prima di ritorno) ha rispecchiato in modo così lampante le difficoltà, il senso di continuo travaglio e l’affannosa ricerca di soluzioni di una squadra, come quello della Triestina in questa prima parte di stagione. Pochissimi punti fermi, un impiego della rosa frastagliato tra 26 giocatori, un continuo ricambio figlio anche di ben quattro gestioni tecniche diverse, ovvero quattro allenatori con visioni anche profondamente diverse.
Il risultato è che i veri perni di questa Unione sui quali avere sempre fiducia si contano sulle dita di una mano o poco più, e sono quasi tutti pedine che erano già in alabardato la scorsa stagione, a testimoniare il fallimentare mercato della scorsa estate. A parte ovviamente il portiere Roos (uno dei rari nuovi acquisti azzeccati), che oltre all’indubbia eccellenza di rendimento vanta l’enplein in fatto di presenze sul campo con 1.800 minuti (non vengono conteggiati i recuperi), non a caso ci sono solamente altri sei giocatori che al momento hanno superato i mille minuti in campo.
Uno solo, poi, è stato presente in tutte le 20 partite e non a caso è il giocatore di movimento nettamente più impiegato finora: si tratta ovviamente di Correia, in campo per ben 1.777 minuti, unico elemento a cui nessuno ha voluto mai rinunciare. Il centrocampista è rimasto sempre in campo in tutti i match e per tutti i 90 minuti a parte la sostituzione a metà ripresa nella debacle contro l’Atalanta U23. A netta distanza, il podio se lo guadagna Germano, che con 1.492 minuti è stato il soldatino giudizioso e prezioso per tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina alabardata. I tecnici comunque hanno tutti puntato in modo deciso anche su Braima, che infatti è il terzo giocatore di movimento più impiegato con i suoi 1.381 minuti. Solamente altri tre giocatori hanno superato al momento i mille minuti: si tratta di Vallocchia (1.240), D’Urso (1.101) e Struna (1.092).
Quindi, nei primi sei giocatori di movimento della classifica, a parte Braima troviamo tutti elementi già qui lo scorso campionato, a ribadire come l’ultima campagna di trasferimenti sia stata davvero poco incisiva, per usare un eufemismo. Tra l’altro anche il primo sotto quota mille è un giocatore già in rosa lo scorso anno, ovvero Vertainen, che ha totalizzato 967 minuti.
Poi finalmente ecco comparire i nuovi innesti. Il più positivo è certamente Frare, che una volta risolti gli acciacchi fisici ha giocato 957 minuti. Il difensore precede due giocatori che non hanno certo avuto il rendimento atteso, nonostante abbiano comunque giocato parecchio: si tratta di Attys (859) e Bijleveld (830). Ecco poi spuntare Olivieri (738), al quale solamente gli inghippi burocratici che lo hanno costretto ai box per quasi due mesi hanno impedito una quasi certa salita sul podio. A seguire El Azrak (687), Moretti e Rizzo alla pari (652), Krollis (599) e Voca (588). Troviamo poi Tonetto (440), che solo con Tesser ha finalmente trovato continuità di impiego, a seguire Pavlev (405), Vicario (384), Bianconi (332) e Jonsson (312). Infine Kiyine (243), il sempre infortunato (e sfortunato) Ballarini (130), quindi le manciate di minuti di Akpa Akpro (17) e Thordarsson (3), entrambi ormai lontani da Trieste. —
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