La Triestina calcio ora è concreta

Dopo quella con il Trento un’altra vittoria di misura a Vercelli a dimostrazione di solidità e continuità nell’arco della gara. Serie positiva a quota 4 con 10 punti

Ciro Esposito
L’esultanza degli alabardati a Vercelli Foto Lasorte
L’esultanza degli alabardati a Vercelli Foto Lasorte

«Sapevamo che quella del Piola sarebbe stata una partita molto ostica da giocare e a questo ci siamo preparati con il lavoro settimanale». Nelle considerazioni post partita di Attilio Tesser sta la chiave di una sfida ruvida, molto equilibrata e tecnicamente modesta nella quale l’Unione è stata capace di capitalizzare al massimo la prestazione in una gara che poteva chiudersi in parità.

Colpo sporco a Vercelli: la Triestina ora corre
Fotoservizio Lasorte

Non solo la squadra ha vinto perché è riuscita a cogliere di fatto l’episodio favorevole (nonostante i penalty non dati e qualche ripartenza gestita male) ma anche perché la concentrazione e la determinazione non è mai venuta meno. Nelle ultime partite, oltre a un numero di punti raccolti francamente superiore a ogni più rosea aspettativa, si è vista una crescita costante nella continuità di prestazione. Dopo il rovescio subito contro l’Atalanta, pur giocando una partita gagliarda, la Triestina ha dimostrato superiorità con il Lecco a parte una distrazione (e piuttosto occasionale) finale, e una notevole concentrazione nelle altre tre sfide.

Il lavoro che il tecnico e il suo staff hanno cominciato a macinare da inizio dicembre comincia a dare i suoi frutti. Intanto l’Unione concede poco in zona gol agli avversari. Tutti contribuiscono alla causa ma non si può non sottolineare come oltre all’amalgama anche gli interpreti siano cambiati.

L’arrivo di Silvestri ha dato leadership, le prestazioni fresche di Tonetto e Balcot sulle fasce, la coperture di Ionita e anche di Jonsson fanno il resto. Frare e Bianconi hanno esperienza e fisicità e a Vercelli nemmeno la presenza davanti alla difesa di Fiordilino, e per la prima volta senza Correia, ha creato squilibrio.

L’ex Venezia non ha le caratteristiche di interditore del francese ma fa girare la palla in modo più spedito e spesso con tocchi di prima intenzione. In fase offensiva sta arrivando l’apporto dei centrocampisti anche in fase realizzativa e questo aiuta un attacco che resta comunque un po’ zoppicante quanto a incisività. Anche perché sia Strizzolo (ieri infortunato) che Udoh non hanno potuto ancora dare un contributo sostanziale alla causa. La striscia positiva con quattro partite e 10 punti nel cassetto è di quelle che lasciano comunque il segno : nella classifica, nella fiducia e nell’ambiente. La gestione di Tesser farà salire ancora il rendimento di un gruppo che ormai ha le caratteristiche di una squadra.

Questo non significa che da qui alla fine non ci sarà qualche altro stop e nemmeno che sia il momento di pensare a traguardi diversi dalla salvezza diretta sempre più alla portata. La solidità vista in queste gare servirà a tenere sempre alta la concentrazione e il morale anche nei momenti difficili. Questo traguardo è già stato raggiunto da Tesser. Tra un mesetto, dopo le sfide al Rocco con Alcione, Pro Patria e Pergolettese si potrà riflettere eventualmente sugli obiettivi dell’ultima tranche di una stagione comunque tribolata. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo