La Triestina calcio e l’assenza del bomber
Con l’Atalanta la Triestina ha costruito tanto senza incidere. L’arrivo di un uomo d’area può valorizzare il lavoro di Tesser
Il fatto che la Triestina abbia giocato alla pari contro una squadra fresca e talentuosa come l’Atalanta baby, anzi mettendola in difficoltà, è positivo. Non è un buon segnale che nonostante le tante occasioni e la predominanza territoriale di almeno un’ora nel corso del match, la Triestina sia uscita da Caravaggio con tre gol sul groppone. Gli osservatori diranno che i bergamaschi hanno in attacco un talento di 20 anni come Vlahovic (ne sentiremo parlare) e che invece l’Unione fa sempre fatica a concretizzare la mole di gioco.
I paragoni non hanno alcun significato ma questa pecca era già presente, e molto più evidente, nelle gestioni antecedenti quella di Tesser. Il tecnico lo sa e a fine partita, oltre alla soddisfazione perché la squadra non sia andata alla deriva e anzi abbia continuato a giocare, non ha esitato a far capire come avrebbe preferito costruire meno uscendo con un risultato positivo da una partita oggettivamente difficile.
Gli episodi determinano e indirizzano il risultato e la Triestina in terra lombarda ha avuto contro qualche decisione della terna, ha subito un gol (il secondo) obiettivamente fortunoso, ha colpito un palo in un momento topico della sfida.
La fortuna va e viene (come dimostrano alcune circostanze della vittoria sul Caldiero) ma questa squadra non si può dire che abbia nelle sue corde l’istinto del killer. Perché nella rosa non ci sono giocatori con queste caratteristiche. Sarebbe opportuno che sul mercato il ds Delli Carri ne pigliasse almeno uno con doti di uomo d’area e nel gioco aereo. Olivieri sta facendo bene ma non è un cecchino, Udoh ha potenzialità, Vertainen è velleitario. Prima arriva, se arriva e meglio è anche se il compito non è semplice. Perché la Triestina di Tesser ha la prospettiva, e lo si vede dai risultati ottenuti, di raggiungere la zona salvezza.
Eppure per evitare uno sprint nei turni finali, un bomber potrebbe regalare quella manciata di punti utilissimi a evitare una coda di torneo infuocata. Non va dimenticato infatti che il bravo Attilio ha preso l’Unione con appena 6 punti in graduatoria e questo è un handicap con il quale fare i conti. Conti che oggi tutti saranno intenti a fare per constatare come la zona extra play-out si sia allontanata. Un esercizio comprensibile ma che rischia di diventare monotono.
Le formazioni che stanno sopra o alla pari in classifica mica stanno ferme e poi ci sono gli scontri diretti. Le partite vanno affrontate con concentrazione tappa dopo tappa ma la classifica diventerà una bussola solo da marzo in poi. Ed è lì che Tesser, dopo aver già rosicchiato il sensibile gap iniziale, andrà a tirare la volata con l’obiettivo salvezza. Se il tecnico avrà a disposizione il prima possibile qualche altro rinforzo allora potrà migliorare ulteriormente la continuità di risultati. Per ora meglio non dolersi per i punti persi (poi con l’Atalanta anche se immeritatamente ci può stare) e guardare al prossimo obiettivo che è quello di azzeccare la sfida di domenica al Rocco con il Lecco. —
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