Triestina a caccia dell’impresa al Rocco contro il Vicenza
La squadra alabardata non batte in casa i berici dal gol-show di Della Rocca 16 anni fa: «Con l’arrivo di mister Tesser, l’Unione potrà risalire»
La Triestina domenica va a caccia di una vittoria che, per mille motivi, sarebbe davvero storica.
Innanzitutto perché, considerati la classifica e il valore delle forze in campo, battere il Vicenza sarebbe un’impresa. Va poi ricordato che un successo manca all’Unione dalla prima di campionato, ma il vero connotato storico è dato dal fatto che la Triestina non batte il Vicenza al Rocco dal lontanissimo 15 novembre del 2008, quindi da oltre 16 anni fa. Se al Menti gli alabardati si sono presi in un paio di occasioni delle belle soddisfazioni, in casa invece da quella volta hanno rimediato con i veneti 5 pareggi e 2 sconfitte.
UNA ROVESCIATA DA CINETECA
Quella volta la Triestina uscì vittoriosa per 2-1, ed è un successo che si ricorda anche per uno dei più bei gol visti al Rocco, ovvero la rovesciata con la quale Gigi Della Rocca sbloccò il risultato. Poi, dopo il pari vicentino, fu Tabbiani a sigillare la vittoria. Ma quel gol da cineteca entrò negli occhi di tutti i tifosi e il diretto protagonista se lo ricorda bene: «Era un derby molto sentito - racconta Della Rocca – per noi era una stagione positiva visto che avremmo lottato fino alla fine per un posto nei play-off, era novembre e la squadra stava facendo bene. E quella col Vicenza fu una gran bella vittoria, condita per me da un gol in rovesciata davvero spettacolare, un bellissimo momento». Una di quelle reti che un bomber non scorda mai, e l’ex attaccante alabardato lo ammette: «Sicuramente fu un gol unico. Certo, ne ho fatti altri molto belli, ma quello, anche per l’importanza della partita, credo sia stato davvero il mio più bello».
UN LUNGO DIGIUNO
Della Rocca si meraviglia quando gli si svela che da quella volta la Triestina non ha più battuto il Vicenza al Rocco: «Oggettivamente è un dato che impressiona - dice - è passato davvero tanto tempo. Mi dispiace, auguro alla Triestina di interrompere questo lungo digiuno. So che purtroppo le cose quest’anno non vanno benissimo, e anche per la classifica riuscire a vincere questa partita sarebbe un grandissimo colpo. Certo la differenza di punti fra le due squadre è notevole, ma nel calcio non si sa mai. E con l’arrivo di un mister del calibro di Attilio Tesser le cose possono davvero cambiare in positivo».
QUANTI RICORDI
La Triestina è stata la squadra con cui Della Rocca ha collezionato più presenze in carriera, restò in alabardato ben quattro stagioni e mezza, è comprensibile che si senta dunque ancora legato: «Ho ricordi molto belli e piacevoli, i sentimenti restano forti perché sono stato tanto tempo a Trieste con la famiglia, per noi è stata come una seconda casa. Lì è nata mia figlia ed è cresciuta nei primi anni, ci siamo trovati bene, la città è meravigliosa e quando c’è l’occasione di tornarci lo facciamo con tantissimo entusiasmo».
AL BOLOGNA DA ALLENATORE
Adesso Della Rocca, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, a 40 anni fa già l’allenatore da qualche stagione: «Alleno gli under 18 del Bologna: mi piace molto insegnare, trasmettere conoscenze e veder crescere i ragazzi, è una cosa che dà soddisfazione. Come ho iniziato? Stavo giocando in serie D col Sasso Marconi, che poi era stata la mia prima squadra prima della chiamata del Bologna, e allora sono rimasto lì ad allenare. Quando poi è arrivata la chiamata proprio del Bologna per il settore giovanile, per mille motivi ho accettato subito».
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