La Triestina cade in Lombardia contro l’Alcione: è la sesta sconfitta

Contro l’Alcione arriva la sesta sconfitta anche se la squadra di Marino gioca meglio e mostra carattere. Il gol di Marconi la manda sempre più giù. Svolta ora o mai più

Ciro Esposito
Alcione Triestina foto Grassi / Lasorte
Alcione Triestina foto Grassi / Lasorte

ALCIONE-TRIESTINA 1-0

Marcatori: pt 28' Marconi

A Sesto il sesto ko. La via Crucis alabardata, dopo due tappe di frenata, consuma la sua sesta tappa sul terreno impresentabile del Breda. Geppino Marino perde l’imbattibilità ma non ha la benchè minima responsabilità. Quella pesa tutta sui dirigenti sistemati in tribuna assieme alla possibile new entry Collauto. Serve una svolta, una scossa, adesso o mai più. La squadra ha seguito le disposizioni del tecnico ad interim. Ha giocato di più dell’avversario nel primo tempo, lo ha messo sotto nella ripresa. Ma l’Alcione ha un bomber che risponde al nome di Michele Marconi, la Triestina invece ha un Vertainen mezzo zoppo e Krollis, che comunque messi assieme hanno spostato l’equilibrio. La differenza sta lì, almeno in questo momento. L’attempato killer della finale per la promozione con la maglia del Pisa ha un conto aperto con l’alabarda.

Il conto sempre più pesante

Un conto che invece, per come è stata costruita e condotta finora, per la Triestina si presenta salatissimo. Ci sono alcune buone individualità, in fondo anche qualche buona manovra e tutto sommato spirito e carattere non sono mancati. Ma quanto possono durare? Poco e poi la frittata è già stata fatta. Ed è purtroppo molto indigesta.

Le assenze ma non solo

Geppino Marino non ha fatto esperimenti per scelta ma anche per necessità. L’emergenza infortuni continua. Ma il tecnico, sulla carta a interim, veniva da due pareggi e allora non ha cambiato nulla rispetto alla formazione che ha impattato con la Pro Vercelli. La sorpresa è stata il recupero di Vertainen che si è sacrificato imbottito di analgesici. Il finlandese, uscito anzitempo al Rocco, ha fa tto coppia con El Azrak. Per il resto tutto immutato con Germano braccetto di destra a fianco a Moretti e Rizzo. Gli interni sono Braima e Vallocchia a supportare Correia, mentre i quinti a destra e a sinistra sono Pavlev e Bijleveld. Sull’altro fronte Cusatis ha schierato davanti una coppia come Palombi e Marconi. Ed è stato proprio il tandem di attaccanti a marcare la differenza tra l’Unione e l’Alcione nella prima frazione di gioco. L’Unione ha cercato di fare la partita con un discreto pressing a tutto campo ma, essendo sprovvista di peso davanti, non ha trovato incisività. I milanesi infatti con la qualità di Palma e Invernizzi hanno prodotto quattro cinque accelerazioni molto pericolose. E su una punizione dalla trequarti è arrivata la rete capolavoro del bomber di razza.

Il pressing senza sbocchi

L’avvio della Triestina è di quelli promettenti almeno sul piano del possesso palla. Giocare di fino va bene ma sul disastrato terreno di Sesto è davvero dura. Le imprecisioni fioccano e, nonostante l’abnegazione di Vertainen, di fatto l’Unione non va mai in porta (due conclusioni a lato di El Azrak e Bijleveld). Gli arancioni invece sanno quello che fanno e Marconi si fa vedere con una girata alta al 10’.

Il solito svantaggio

Così, senza fare nulla di trascendentale, la Triestina va ancora una volta sotto e a ispirare il gol è ancora un calcio piazzato. Non è un corner ma una punizione dalla trequarti. Palma fa partire una parabola invitante, in mezzo c’è il panico e anche qualche spinta e un blocco falloso, ma la stoccata di destro al volo nel sette di Marconi è da applausi.

Nei 15’ finali l’Unione reagisc e solo con un diagonale di Bijleveld e finisce la frazione. Finisce anche la gara di Marconi per un problema muscolare.

Cambia la musica

Nella ripresa, dopo una pronta uscita di Roos su Palombi, il match diventa un monologo della Triestina. L’Alcione arretra sotto la pressione alabardata rafforzta davanti dalla mossa di Marino. Entra Krollis per Vallocchia ed El Azrak va a fare il trequartista. Proprio l’estone al 12’ colpisce bene di testa su corner ma Bacchin si supera.. Gli alabardati hanno tuttavia il merito di crederci. Braima spinge, Rizzo si getta in avanti ma è soprattutto Correia a salire in cattedra. E al 25’ cerca di risolvere da solo la partita. Il francese mette a terra in area tre dell’Alcione ma al momento della battuta viene murato dalla scivolata di Stabile.

Il finale generoso

L’Alcione non ne ha più e la Triestina non manca di carattere. Insiste in avanti fino al recupero con gli innesti di Kiyne (propositivo) e Vicario (dmale). Ma sull’ultimo corner, quando il colpo di testa di Vertainen finisce nelle mani di Bacchin, si spegne ogni speranza. Dietro resta sempre solo l’Arzignano. E non è una consolazione. —

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