La nuova Triestina di Pavanel pronta a cambiare modulo

TRIESTE Tre soli giorni a disposizione per preparare la prima partita, quella di domani al Rocco con l’Albinoleffe (alle 14.30). Anzi, per preparare una settimana di fuoco, visto che poi mercoledì arriverà subito il Padova (21) e poi la domenica successiva l’Unione farà visita alla Juventus Next Gen.
Questo l’incipit da brividi della nuova avventura di Massimo Pavanel sulla panchina alabardata. Ma il tecnico triestino d’adozione non è tipo da spaventarsi. Certo, con così poco tempo a disposizione, non ci sono da aspettarsi per il momento drastici stravolgimenti. La prima cosa su cui lavorerà Pavanel è un aspetto sul quale il tecnico è molto ferrato, ovvero toccare le corde del carattere: lui che ha l’alabarda stampata sul cuore, cercherà innanzitutto di trasmettere amore per la maglia e senso di appartenenza.
Ma poi ovviamente c’è l’aspetto tattico. Questa rosa è stata costruita per il 4-4-2 che era il modulo preferito da Bonatti, ma nelle pieghe del roster c’è comunque la possibilità di variare qualcosa e di provare sistemi alternativi. E con la varietà Pavanel non ha nessun problema: l’allenatore che nel 2019 ha portato l’Unione a un passo dalla B, ha dimostrato in carriera di non essere affatto un integralista, anzi ha sempre provato vari moduli adattandosi al materiale a disposizione per trovare una soluzione e poi adottare un assetto più o meno definitivo.
Nella cavalcata che tre anni fa ha portato la Triestina prima al secondo posto e poi alla finale play-off, Pavanel di moduli ne ha giocati almeno quattro. Aveva iniziato per qualche partita con un 4-3-1-2, per poi virare decisamente al 4-2-3-1, alternandolo in qualche occasione con il 4-3-3 (e una volta con un 3-5-2). Quindi, nel finale di campionato, un 4-4-2 molto efficace. Negli ultimi due anni con Feralpisalò e Padova, molto 4-3-1-2 ma soprattutto tanto 4-3-3. Insomma Pavanel cosa applicherà a questa rosa? Quasi impossibile vedere una difesa a tre, utilizzata solo un paio di volte. “Pava” potrebbe anche provare a insistere con il 4-4-2 che conosce bene, almeno all’inizio e con qualche accorgimento. Ma anche se non subito, 4-2-3-1 e 4-3-1-2 potrebbero essere presto due alternative credibili. Soprattutto per cercare una soluzione per Minesso, giocatore di classe ma apparso finora totalmente spaesato, e quindi forse da provare dietro una o due punte.
Ma oltre alla questione tattica, questa Triestina dovrà soprattutto trovare più intensità: e su questo, oltre all’elettricità tipica della scossa del cambio panchina, Pavanel dovrebbe essere davvero una garanzia.
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