Digiuno spezzato per la Triestina calcio
Con l’esordio di Tesser interrotta una serie di record negativi. Quello di Braima è stato il primo gol su azione in trasferta
Sia chiaro, l’Unione domenica a Padova ha fatto solo il primo passettino di quello che dovrà essere un lungo e costante percorso per la salvezza. E non si può certo pensare che in casa alabardata tutti i problemi siano già risolti. Però è indubbio che il ritorno di Tesser, oltre che un deciso step sul piano psicologico per tutto l’ambiente, ha portato già effetti molto pratici anche per la squadra. È bastata infatti la prima partita con in panchina il tecnico di Montebelluna, per far interrompere alla Triestina una serie di preoccupanti digiuni.
LA PRIMA VOLTA
Il primo digiuno spezzato, forse quello per certi versi più clamoroso, è che all’Euganeo l’Unione ha segnato il primo gol su azione in trasferta dell’intera stagione. Finora lontano dal Rocco la Triestina aveva segnato solo due reti, entrambe su rigore, una con Vertainen e l’altra con Attys. Per il resto zero virgola zero. Ecco dunque che è bastato il diktat di Tesser di tornare a occupare con più uomini l’area di rigore, che grazie a Braima (e anche a un pizzico di fortuna con la leggera deviazione di schiena di un difensore avversario) è arrivato finalmente il gol su azione che i temerari tifosi alabardati che hanno seguito tutte le trasferte aspettavano da inizio campionato. Una rete ancora più significativa per il fatto di essere stata segnata in casa della squadra con la difesa più forte del girone (il Padova aveva subito appena 6 reti fino a domenica).
A SECCO DA 436 MINUTI
La rete di Braima, inoltre, ha interrotto un altro brutto record negativo: la Triestina infatti era a secco da ben 436 minuti, per quello che è stato il digiuno più lungo in campionato in fatto di segnature. Dopo il pareggio allo scadere di Vertainen contro l’Albinoleffe, nelle successive quattro partite contro Pro Patria, Giana Erminio, Feralpisalò e Renate, l’Unione non aveva mai trovato la via della rete. E visto che il gol del pareggio all’Euganeo è arrivato al 76’, ecco spiegato il dato dei 436 minuti. Esclusi i recuperi, che in quattro partite e mezza aggiungono almeno un’altra ventina di minuti giocati senza segnare.
STOP ALLE SCONFITTE
Il pareggio di Padova è stato poi fondamentale per interrompere la sequenza di tre sconfitte consecutive che stava portando la Triestina dentro un oscuro tunnel. La serie di ko più lunghi resta quella devastante di inizio campionato, quando dopo il successo di Arzignano la formazione allenata da Santoni infilò cinque sconfitte di fila. Seguì poi un’altra serie di tre sconfitte di fila divise tra tra Marino e Clotet, quindi l’altro terzetto di ko con il tecnico catalano in panchina, ora interrotto da Tesser.
CENTROCAMPO IN GOL
C’è poi un altro dato in apparenza secondario, ma in realtà importante per sottolineare come la necessità di occupare di più e meglio l’area in fase offensiva riguardi soprattutto i centrocampisti. Forse dunque non è un caso che il gol di Braima segni il ritorno alla rete di un centrocampista dopo il primissimo gol stagionale realizzato da Correia all’Arzignano. Da quella volta sono andati in rete - poche volte purtroppo - attaccanti, trequartisti e difensori, ma il gol dal reparto di centrocampo mancava da oltre tre mesi. Cosa bisogna interrompere adesso? Ovviamente il digiuno di vittorie, che dura dalla prima giornata del lontano 25 agosto. —
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