Calcio, l’attacco rigenerato della Triestina

La Triestina, pur priva di un bomber di ruolo, con Tesser ha ritrovato la via del gol con 11 reti segnate in sei partite

Marco Olivieri è il bomber alabardato con sette reti foto Mariani/Lasorte
Marco Olivieri è il bomber alabardato con sette reti foto Mariani/Lasorte

Attilio Tesser continua a battere record su record. Anche se questa Triestina non ha nella sua rosa uno spietato uomo d’area con il killer instinct, e non riesce ancora a concretizzare in maniera adeguata la mole di gioco e la pressione che mette sull’avversaria in certi momenti, il tecnico alabardato ha già stabilito un altro primato proprio sul piano realizzativo. Per quanto riguarda i gol segnati, infatti, in sole 6 partite Tesser è riuscito a fare già meglio di quanto non abbiano fatto i suoi predecessori in 16 gare. I numeri sono inequivocabili. Nelle 16 partite che la Triestina ha giocato prima del ritorno di Tesser, quando in panchina si sono via via succeduti Santoni, Marino e Clotet, la squadra alabardata aveva segnato appena 10 reti. In queste ultime 6 partite con il tecnico di Montebelluna alla guida, invece, l’Unione è già andata in rete 11 volte, superando dunque quanto era stata capace di fare nei tre mesi precedenti. Un dato rispecchiato anche dalla media gol a partita. Fino al match con il Renate, ultimo con Clotet in sella, la Triestina ha viaggiato al ritmo di 0,62 reti a gara. Un dato tra l’altro drogato dalla gara d’esordio con l’Arzignano quando gli alabardati segnarono 3 reti. Senza quel match, la media scende bruscamente a 0,46 gol a partita (7 reti in 15 gare). Ma teniamoci al dato del 0,63: ebbene quanto a realizzazioni la squadra con Tesser sta viaggiando a un ritmo tre volte più veloce di quanto fatto in precedenza. 11 gol in 6 partite significano infatti una media di 1,83 reti a gara. Pe capirci è una media uguale a quella che sta tenendo il Padova capolista in tutto il campionato e ben superiore al ritmo a cui sta viaggiando il Vicenza. Certo, quattro di queste undici reti sono state segnate su rigore, ma in area bisogna entrarci e se gli avversari fanno fallo, vuol dire che si è stati anche pericolosi. Cosa che in passato accadeva molto più raramente. Con questo balzo in avanti la Triestina, che fino a un mese e mezzo fa era ultima del girone in fatto di prolificità, adesso si è messa alle spalle ben sette squadre nella classifica dei gol segnati. E anche se come detto non c’è un vero bomber d’area (ma Udoh sta mostrando un buon spirito d’iniziativa negli scampoli giocati finora), in questo contesto che in precedenza vedeva gli alabardati segnare con il contagocce, un attaccante dell’Unione si è fatto addirittura strada nella classifica cannonieri. Olivieri è stato notevolmente aiutato dai rigori, ben quattro le sue realizzazioni dal dischetto, ma a parte che i penalty bisogna saperli trasformare, va detto che l’attaccante ex Juve ha comunque raggiunto quota 7 inserendosi all’ottavo posto della classifica marcatori del girone. Alla pari proprio con quel Zoma dell’Albinoleffe a lungo inseguito dalla Triestina nello scorso mercato estivo. Insomma, era ovvio che senza gol tirarsi fuori dalla zona critica sarebbe stato praticamente impossibile. Solo che segnare sembrava addirittura un miracolo fino a fine novembre, mentre ora le cose sono cambiate e la Triestina di Tesser ha preso la strada giusta, per la gioia dei tifosi alabardati. Intanto, a proposito di tanti gol, sabato l’Unione è attesa dalla trasferta a Caravaggio contro l’Atalanta U23, che evoca i brutti ricordi dell’andata con 5 reti sul groppone. Un test probante nel quale l’Unione è chiamata a confermare che le cose sono davvero cambiate.

ANTONELLO RODIO

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