Un ulivo secolare di Corato all’ingresso del Porto Vecchio di Trieste
L’albero, che ha oltre 90 anni di età, vedrà la sua collocazione alla rotonda di Miramare

Chi entrerà in Porto Vecchio – Porto Vivo dalla rotatoria di viale Miramare verrà accolto da un albero di ulivo secolare cultivar coratina, ovvero tipico della cittadina pugliese di Corato (vicino Bari), donato al Comune di Trieste lo scorso 15 marzo in occasione dell’ultima edizione di Olio Capitale 2025.
L’albero, con oltre novant’anni d’età, era destinato all’espianto per la realizzazione di un’infrastruttura stradale, e l’amministrazione comunale di Corato ha pertanto deciso di donarlo alla città di Trieste, come segno di collaborazione e amicizia tra le due comunità.
Il luogo individuato per la piantumazione, dove l’ulivo potrà continuare a mettere radici e crescere, è la rotatoria di viale Miramare, da cui si accede al comprensorio dell’antico scalo: una scelta non casuale, che andrà a «riflettere il progetto di sviluppo del Porto Vivo, a sua volta simbolo di rigenerazione urbana di una parte della città abbandonata per tanti anni», afferma il sindaco Roberto Dipiazza.
Alla cerimonia di piantumazione di ieri mattina erano presenti anche la vicesindaco Serena Tonel, l’assessore alle Politiche del territorio Michele Babuder, una rappresentanza di produttori dell’associazione “Terre di Coratina” e la presidente del Consiglio comunale di Corato Valeria Mazzone, che nell’occasione ha ricordato come «Corato è un comune a vocazione agricola, ha il dono di possedere la cultivar coratina e abbiamo cercato, come amministrazione, di farne una ricchezza, così da varcare i nostri confini locali. L’ulivo è simbolo di pace: stringere legami, coltivare il nostro rapporto con Trieste è un segnale importante». —
f. c.
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