Porto vecchio di Trieste, ecco la mappa dei futuri magazzini

Nel project di Costim la riqualificazione di hangar, moli e costa richiederà quasi dieci anni di cantieri. I fabbricati ospiteranno hotel, residenze e negozi, accanto agli uffici regionali e al nuovo polo museale

Francesco Codagnone

L’ultimo lotto del Porto Vecchio-Porto Vivo, secondo il cronoprogramma di Costim, sarà consegnato dopo nove anni e mezzo dall’avvio dei primi cantieri. Entro quella data il soggetto che si sarà aggiudicato la gara di project financing avrà alienato e ristrutturato 19 magazzini dello scalo, per poi rivenderli o affittarli come hotel, residenze, uno studentato e locali commerciali, i quali si affiancheranno ai quattro hangar che ospiteranno già gli uffici della Regione, al nuovo Centro per l’impiego e al polo museale. I moli e le banchine demaniali saranno presi in concessione e trasformati in marine, spiagge e spa, integrati con il campus sportivo del Terrapieno di Barcola e connessi al resto dello scalo tramite i nuovi viali realizzati dal Pnrr.

Porto Vecchio di Trieste, come sarà? Ecco i rendering

L’accesso sud

Entrando, per allora, in Porto Vecchio dalla città, l’accesso sud sarà fornito dall’ex park del Molo IV, che verrà trasformato in una piazza completamente pedonale, con aree verdi e – da progetto – la prima delle quattro stazioni della cabinovia. Da lì partiranno i due assi principali dello scalo: il viale monumentale, più vicino al mare, e il parco lineare, parallelo a viale Miramare.

Al posto dell’ex parcheggio del Molo IV a Trieste sorgerà una piazza pedonale
Ecco come diventerà l'area del Molo IV

Il primo corridoio a sinistra (il viale monumentale) sarà inaugurato dall’infilata di magazzini affacciati sul mare – 1a, 3, 6, 9 – destinati a uso residenziale, con al piano terra spazi dedicati al retail. I più piccoli hangar 119 e 120 ospiteranno ristoranti e negozi, e da lì si potrà accedere al Molo III, dove il project prevede la realizzazione di una stazione di teleriscaldamento dell’acqua di mare da novemila metri quadrati.

Il secondo corridoio

Il secondo corridoio, quello verso la città, si aprirà a sinistra con il magazzino 2 che, insieme all’edificio 11 (appena più a nord), servirà da centro direzionale e spazio di co-working. A destra, speculare, si troverà il primo fabbricato ex Greensisam 2a, che verrà trasformato in un parcheggio multipiano, come l’hangar 4 e il successivo complesso ex 8-103-121. Il 116, situato sulla stessa direttrice, ospiterà spazi commerciali. Il più piccolo edificio 203 (e l’N 125, avanti sulla destra) sarà utilizzato per allacciarvi gli impianti tecnologici e centrali di servizio.

Darsene, spa e aree sport: come cambierà la zona nord del Porto Vecchio di Trieste
La parte più a nord il terrapieno di Barcola (foto Silvano)

Percorrendo sempre il parco lineare si incontrano così il nuovo Centro per l’impiego nell’edificio 117 e i quattro fabbricati della Regione: l’edificio 118 (frontale al 117), i magazzini 7 e 10 (nella fila centrale) e, più avanti, l’hangar 21. In tutto ospiteranno più di mille dipendenti e tutti i servizi collaterali: un asilo aziendale, una palestra e un ristorante.

Si arriva così nell’area di Adriaterminal, che rimarrà all’Autorità portuale almeno per i prossimi quattro anni: qui il Piano regolatore prevede finalità di “portualità passeggeri, turistica e servizi connessi”, ovvero un terminal crociere.

Nell’Edificio 117 del Porto Vecchio di Trieste la futura sede del Centro per l’impiego
L’edificio 117 che, una volta ristrutturato, ospiterà il centro per l’impiego foto Lasorte

Destinazioni residenziali

Tutti i fabbricati edificati su questa banchina avranno prevalentemente destinazione residenziale: gli edifici 16, 17 e 18 verranno ristrutturati per ospitare appartamenti da vendere o affittare, condomini per anziani autosufficienti, e altre unità in locazione con vari servizi al pianoterra. Il 19, sulla fila più vicina alla città, diventerà uno studentato con 300 posti letto. Il piccolo edificio 125 ospiterà attività commerciali.

Porto Vecchio a Trieste ospiterà oltre mille residenti
I cantieri in Porto Vecchio (foto Lasorte)

IL Molo Zero

Il Molo Zero sarà completamente riqualificato e ospiterà una marina in cui potranno attraccare fino a 500 barche. Attorno allo specchio d’acqua ci sono il magazzino della Saipem, più a sud, e l’hangar 30, a nord, che ospiterà negozi, bar e ristoranti. I magazzini 24 e 25, i due lunghi edifici gemelli bordo mare, diventeranno hotel a quattro e cinque stelle, con un’offerta di 200 camere da letto. Alle loro spalle c’è il magazzino 26, in cui sono in corso i cantieri del Museo del Mare. Il nucleo di hangar tutto attorno conferma quindi la vocazione prevalentemente culturale: qui si trovano la Centrale idrodinamica, la Sottostazione elettrica e il centro congressi, insediato all’interno dei magazzini 27, 28 e 28/1.

L’Iter per trasformare Porto vecchio di Trieste: il bando pubblico-privato con i bergamaschi in pole. Poi dieci anni di cantiere
Una veduta di Porto vecchio. Foto Silvano

Verso nord

Proseguendo verso nord, il parco lineare e il viale monumentale si raccordano infine con l’ultima parte dello scalo, dove si trovano i magazzini che verranno presi in concessione, ristrutturati e destinati a opere di interesse pubblico. I fabbricati 32, 33 e 133 verranno trasformati in un centro benessere, il 104 in centro balneare. I due edifici 34 e 34/1 ospiteranno campi da gioco e centri per discipline acrobatiche, accanto ai campi da padel, pallacanestro e beach volley della futura cittadella sportiva del Terrapieno di Barcola.—

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