La Pallanuoto Trieste manda Brescia al tappeto: finale scudetto in palio in gara-3
Grande impresa degli alabardati che nella gara2 della semifinale strapazzano alla Bianchi la capolista della regular season. Match decisivo il 1° maggio

Amaro Montenegro alla Bianchi per la corazzata An Brescia. Saracinesca Dejan Lazovic e kalashnikov Vuk Draskovic, balcanici dal cuore a forma di alabarda, hanno ammutolito la prima della classe del campionato italiano contribuendo con parate e gol a tenere in vita il sogno scudetto della Pallanuoto Trieste.
In un polo natatorio riempito da 900 rumorosi spettatori, che incessantemente, in maniera encomiabile, hanno sostenuto la formazione sponsorizzata dalla Samer & Co. Shipping, la formazione di coach Maurizio Mirarchi ha inscenato la classica (e tanto sperata) partita perfetta, vincendo gara2, portando la semifinale scudetto contro i bresciani alla bella in programma giovedì alle 17 a Mompiano.
L’equilibrio si spezza dopo 161 secondi: prima superiorità numerica bresciana concretizzata al meglio da un tocco sotto misura di Guerrato: sarà l’unico vantaggio lombardo nell’intero arco dell’incontro. A 3’39’’ pareggia i conti Petronio con l’uomo in più dopo che Trieste aveva fallito una doppia superiorità. A 4’44’’ arriva il primo +1 alabardato frutto di una sassata centrale del bomber Draskovic. Lazovic risponde presente ai tiri avversari infondendo sicurezza ai suoi. A 22 secondi dalla sirena Gianazza, con Trieste in inferiorità numerica, firma il 2-2, ma gli alabardati sono più carichi: lo dimostra Mezzarobba che a 10 secondi dalla fine del primo tempo sigla il 3-2.
Nella seconda frazione, dopo appena due minuti, Irving si trova già con due falli gravi sul groppone: un bel problema per coach Bovo. A 2’59’’ rigore per Trieste ed espulsione definitiva per Ferrero. L’allungo, però, non arriva: Draskovic si fa ipnotizzare da Baggi Necchi. A 4’13’’ penalty in favore di Brescia. S’incarica di battere Balzarini: palo pieno. Il gol lo fa invece Trieste con un’altra poderosa conclusione di Draskovic che vale il 4-2. Ed arriva anche la cinquina, disegnata da Mladossich, a 23 secondi dalla sirena. Piccola beffa: ad un secondo dal cambio campo Faraglia accorcia per il 5-3.
La terza frazione si apre dopo 35 secondi con la sesta rete alabardata: diagonale insidioso di Draskovic, Baggi Necchi non trattiene ed è 6-3. Brescia accorcia a 1’13’’ con Giri e a 2’07’’ con Irving: il risultato è di 6-5. Nel mentre Mezzarobba esce di scena dopo il terzo fallo grave. Ma per fortuna che c’è Draskovic che con l’uomo in più sigla il +2 triestino. Nel mentre Marziali è costretto alle cure dei medici per un violento colpo in faccia. A 4’55’’ arriva il +3 con un monumentale Draskovic che segna dal divano di casa sua. Intanto è costretto a salutare la partita anche capitan Petronio (terzo fallo grave). A 6’56’’ prodezza balistica di Mladossich che incrocia sotto il sette facendo volare Trieste sul 9-5. Arriva poi un grande contropiede di Trieste, da manuale davvero, Balzarini fa fallo da rigore ai danni di Draskovic, che però, sbaglia di nuovo. In compenso Vuk non fallisce a 4 secondi dalla fine un’altra controfuga che vale il 10-5 di fine terzo tempo: è il sigillo al mathc.
Nella quarta frazione, senza Irving, anche lui con tre falli gravi, Brescia non riesce minimamente ad impensierire la difesa alabardata. Da registrare solo il cartellino rosso comminato a Razzi e Guerrato, per reciproche scorrettezze. Nessuno segna più. Finisce 10-5. Trieste giovedì si giocherà il pass per la finale scudetto a Brescia: tutto può ancora succedere.
Martedì alle 20 in programma la gara2 dell’altra semifinale, quella tra Rn Savona e Pro Recco. Si parte dal 13-8 conquistato dai campioni d’Italia in carica. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo