Pallanuoto Trieste a fil di sirena: Olympic Roma battuta 10-9
Il team di Mirarchi domina i primi due tempi, poi i laziali rimontano gli alabardati. Decisiva a 3 secondi dalla fine del match la sassata disegnata da Edoardo Manzi
La sfida tra padre e figlio in casa Mirarchi sorride a papà Maurizio, che al termine di una gara al cardiopalma – in cui la sua Pallanuoto Trieste fa e disfa con sedici minuti perfetti seguiti dalla clamorosa rimonta ospite – batte 10-9 (3-0, 2-1, 1-4, 4-4) l’Olympic Roma capitanata dal figlio Cristiano e centra la seconda vittoria in due partite in A1.
La prima firma sul match è alabardata: a scrivere per primo il proprio nome sul tabellino è Vuk Draskovic, con il rigore che porta avanti Trieste dopo 2’12”.
L’Olympic cerca il pari, ma Lazovic ricorda a tutti che da quelle parti non si passa e Podgornik e Mladossich piazzano due reti in superiorità numerica per il 3-0 alabardato al primo break. La seconda frazione si apre con l’imprecisione offensiva dell’Olympic, piatto d’argento sul quale servire il cinismo di Trieste con Razzi che realizza il +4 del team Samer & Co. Shipping. Marziali buca ancora la porta ospite per il 5-0, quindi Cristiano Mirarchi – dopo un rigore parato a Manzi – accorcia per gli ospiti con le squadre che vanno al riposo lungo sul parziale di 5-1.
Il terzo tempo lo stappa l’ungherese Agh che dopo 2’36” in girata accorcia per l’Olympic, che riduce ulteriormente lo svantaggio con la zampata di Ballarini, quindi i centri di Marziali e De Robertis portano al 6-5 che rende cruciali gli ultimi 8 minuti. De Robertis piazza il 6-6 che rende infuocati gli ultimi 5’18” . Servono la miglior “Bianchi” e il miglior Draskovic. Detto fatto. Il pubblico canta “Trieste, Trieste” e il montengrino infilza Giannotti, ma De Robertis pareggia. Manzi non ci sta, mette l’esplosivo nel braccio sinistro e fa esplodere la “Bianchi” con il missile dell’8-7 a 2’42” dalla fine, ma Leporale pareggia. A 1’45” dallo scadere Trieste torna avanti grazie a Mladossich, ma De Robertis firma l’8-8 dopo un rigore negato a Trieste tra i “buu” degli spalti. Serve pescare dal mazzo il jolly: papà Mirarchi chiama il timeout e disegna la missione finale, che Edoardo Manzi rende compiuta con la sassata che a 3.7 secondi dalla sirena fa esplodere – stavolta definitivamente – la “Bianchi”.
Tra gli altri match i riflettori erano tutti puntati sul big match Rn Savona-Pro Recco, vinto 6-12 dagli ospiti campioni d’Italia.
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