Pallanuoto femminile, si infrange il sogno di Trieste in Euro Cup: il De Zaan si impone 14-7

Ad Amsterdam le Orchette vengono surclassate dalle olandesi: fatale il terzo tempo, con un parziale di 5-0 per le padrone di casa

Riccardo Tosques
Una fase di gioco con le calottine nere della Pallanuoto Trieste in attacco contro il De Zaan
Una fase di gioco con le calottine nere della Pallanuoto Trieste in attacco contro il De Zaan

La maledizione della finale continua. Nella piscina Sloterparkbad di Amsterdam, la squadra femminile della Pallanuoto Trieste ha chinato il capo dinanzi alle padrone di casa del De Zaan cedendo il titolo dell’Euro Cup alla formazione olandese. Per il secondo anno di fila – nel 2024 il ko avvenne alla Bianchi al cospetto del Plebiscito Padova – la formazione del presidente Enrico Samer ha ceduto proprio sul più bello.

Ad Amsterdam è finita col risultato di 14-7. Ko molto più pesante rispetto all’11-10 con cui le olandesi avevano sbancato 15 giorni fa la Bianchi nel match di andata. Fatale il terzo tempo in cui Trieste ha incassato un parziale di 5-0 che ha provocato un black out letale nella squadra di capitan Cergol e socie.

Coach Paolo Zizza conferma le 13 giocatrici schierate nella gara di andata (Matafora ancora out). Coach Mick Van Den Bree opta invece per affidare la calottina numero 9 a Tessy De Boer al posto di Oosterbaan.

La fase di studio iniziale viene spezzata a 2’46’’ da un’azione in controfuga di Van Rijn che con una palombella supera Sparano: 1-0. La difesa alabardata annulla due inferiorità numeriche e a 6’25’’ la prima superiorità vale l’1-1 grazie alla sassata di Klatowski. Nell’azione successiva a 6’44 Sam fa 2-1. Trieste replica a 56’’ dalla sirena con De March che incrocia dalla destra (2-2). Ma a 1’ secondo e mezzo dalla fine del primo tempo Drewes piazza la palombella che significa 3-2 olandese.

Le marcature nella seconda frazione si aprono dopo 59 secondi con un missile di Gant: è 3-3. Nell’azione seguente fallo di rigore della stessa Gant: Lieke Rogge spiazza Sparano: a 1’08’’ è 4-3 De Zaan. Le padrone di casa volano sul 6-3 grazie a due reti di Koopman. Trieste torna sotto a 4’47’’ con Koptseva, seguita a 5’48’’ da De March (6-5).

Al cambio campo il De Zaan aumenta vertiginosamente i giri. E Trieste scompare. Dopo 6 minuti di gioco le Orchette sono sotto 10-5 in seguito ai gol di Drewes, Lieke Rogge, Van Rijn e Bente Rogge. A 62’’ dalla sirena Drewes segna il +6. Le alabardate sono sotto choc: il match è finito con 8 minuti di anticipo.

Nell’ultima frazione si registrano ancora la tripletta di Sam, le reti triestine di Gant e Vukovic. Finisce 14-7. Trieste ci riproverà nel 2026.

Capitan Lucrezia Lys Cergol a fine partita
Capitan Lucrezia Lys Cergol a fine partita

La delusione di capitan Cergol: «Abbiamo giocato con paura»

Sul palco delle premiazioni i volti delle giocatrici e dello staff della Pallanuoto Trieste nel ricevere la medaglia d’argento sono scurissimi. E non può essere altrimenti. Le olandesi, giustamente fanno festa a casa loro. Le Orchette hanno il morale a terra per una finale persa decisamente in modo brutto. Troppo brutto.

«Sicuramente è stata una brutta partita. Abbiamo giocato male, tutte le situazioni che abbiamo provato non le abbiamo portate a termine. C’è del rammarico e tanta rabbia», racconta a fine gara capitan Lucrezia Lys Cergol.

«Ovviamente a caldo è difficile parlarne anche perché – prosegue l’azzurra triestina –, siamo di fronte alla seconda sconfitta di fila in finale negli ultimi due anni. Loro sono state più brave, e più ciniche. Hanno avuto una lucidità ed una freschezza che purtroppo noi non abbiamo avuto. Ci è mancata cattiveria, abbiamo avuto paura: loro hanno meritato di vincere».

Ma cosa è successo in quel terzo tempo? «Dovremo analizzare con calma cosa sia successo. Queste sono partite che non possono passare e scivolare così – conclude Cergol –, perché la delusione è davvero tanta e naturalmente rimangono tanti rimpianti».

 

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