Pallanuoto femminile, il ritorno dell’orchetta Gant: «A Trieste per vincere lo scudetto»

Riccardo Tosques
Veronica Gant (Pallanuoto Trieste)
Veronica Gant (Pallanuoto Trieste)

TRIESTE. «Sono felicissima di essere tornata a casa e di ritrovare nuovamente la mia storica società, le amiche di tante battaglie e le nuove compagne di squadra».

Tre anni lontano dalla sua Trieste. Tre anni nella calda Catania, a dominare il campionato italiano.

È tornata a casa Veronica Gant. E lo fa con un record: a soli 22 anni è già la giocatrice triestina di pallanuoto femminile più scudettata della storia della nostra città.

Tre anni, tre titoli italiani per l’azzurra alabardata. Che peraltro può vantare anche la medaglia di bronzo ai Mondiali di Fukuoka 2023. Un risultato raccolto assieme alla capitana delle Orchette, Lucrezia Lys Cergol.

«Sono contenta della mia bellissima esperienza fatta a Catania con l’Ekipe Orizzonte. Sono cresciuta, ho accumulato tanta esperienza, anche in ambito internazionale. È sempre bello tornare a casa, e questa volta ci rimarrò per ritrovare la Pallanuoto Trieste», racconta Veronica con il suo proverbiale sorriso.

Un ritorno fortemente voluto dalla dirigenza alabardata. In particolar modo dal direttore generale Andrea Brazzatti.

«Mi fa molto piacere che l’allenatore Paolo Zizza e naturalmente il dg Brazzatti mi abbiano voluto a Trieste. Voglio ripartire da casa anche per tornare ad essere protagonista con la nazionale italiana. Non posso nascondere che sia stata una estate un po’ amara per la mancata convocazione ai Giochi Olimpici (sorte capitata anche a Lucrezia Lys Cergol, ndr). Ma prima di pensare al Setterosa voglio pensare alla Pallanuoto Trieste», puntualizza una motivata Gant.

Il percorso di Veronica sarà a step: «Il primo obiettivo sarà l’Europa con dei preliminari di Champions League molto impegnativi contro squadre molto titolate, il Terrassa con tre campionesse olimpiche su tutti. Poi ci saranno Coppa Italia e campionato».

La 22enne triestina torna con tre titoli tricolori nel curriculum. La tentazione di sbilanciarsi c’è: «Ho vinto il campionato italiano fuori casa. È stato bellissimo ma è evidente che ho un sogno, ed è portare lo scudetto a casa mia». 

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