Squalificato per due giornate il PalaRubini: la Pallacanestro Trieste fa ricorso

La decisione motivata dal lancio di oggetti contundenti nella partita contro Trento. Il ricorso potrebbe almeno dimezzare la squalifica

Lorenzo Gatto
Il pubblico del PalaRubini contro Trento (Bruni)
Il pubblico del PalaRubini contro Trento (Bruni)

Arriva pesantissimo il conto servito dalla federazione in riferimento ai fatti accaduti sabato scorso durante il match tra Pallacanestro Trieste e Dolomiti Energia Trento. La dura contestazione, non solo verbale, nei confronti della terna arbitrale è stata severamente punita dal giudice sportivo che ha squalificato per due giornate il PalaRubini. Decisione che rischia di privare il pubblico triestino della possibilità di vivere al fianco della propria squadra questo intenso finale di stagione.

La sentenza

«Squalifica del campo di gioco per due gare per offese, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri – si legge nei provvedimenti della ventisettesima giornata – per lancio di oggetti non contundenti (palle e aeroplanini di carta, bottigliette di plastica vuote) e contundenti (monete, bottigliette piene d’acqua), collettive e frequenti, non colpendo e colpendo. In una occasione un arbitro veniva colpito ad una gamba, senza danno, da una bottiglietta piena di acqua, fatto che provocava la temporanea sospensione della gara per alcuni minuti».

Il ricorso

Preso atto dei provvedimenti del giudice sportivo, la Pallacanestro Trieste si è mossa presentando ricorso. L'obiettivo, riuscire a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo commutando la seconda in un ammenda pecuniaria. Non venisse accolto il ricorso, la società rischierebbe di dover giocare in campo neutro non solo l'ultima giornata di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari ma anche la gara-tre del primo turno dei play-off.

La reazione della società

«In questo momento, la Pallacanestro Trieste è totalmente concentrata sulla presentazione del proprio ricorso nei confronti della decisione disciplinare del giudice sportivo – si legge nella nota emessa nel pomeriggio di ieri dalla Pallacanestro Trieste –. Un comunicato completo da parte dell’organizzazione in merito agli eventi di sabato sera seguirà la decisione del giudice d’appello».

Ricorso dovuto per tutelare la società e la parte sana della tifoseria biancorossa ma che nulla toglie alla ferma condanna nei confronti del gesto che ha causato la squalifica del campo. «La Pallacanestro Trieste – continua il comunicato – ribadisce ancora una volta il suo impegno inequivocabile nel fornire un ambiente totalmente sicuro che dia priorità alla salute e al benessere di ogni persona che entra nella nostra arena e che assicuri che giocatori, allenatori e arbitri possano svolgere la propria professione in un’atmosfera caratterizzata da grande rispetto reciproco, entusiasmo e amore per il gioco».

Il rinvio

La Fip ha disposto la sospensione di tutte le gare in programma sabato 26 aprile, giornata delle esequie di PapaFrancesco. Rinviato, dunque, il match tra Vanoli Cremona e Pallacanestro Trieste, il recupero sarà probabilmente fissato tra lunedi e martedì della prossima settimana.

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